L'io nell'altro. Sguardi sulla formazione del soggetto - 9788843041138

L'io nell'altro. Sguardi sulla formazione del soggetto: La possibilità di costruire la propria identità, di poter dire "io" e riconoscersi come sé, è legata alla presenza dell'altro che di quel sé si fa specchio, ma anche al riconoscimento della compresenza in se stessi di identità e alterità. Questo il tema comune e trasversale ai diversi saggi del volume, che ne affrontano i differenti aspetti approfondendone la connotazione pedagogica. Così, il problema della costruzione del soggetto attraverso la cura e l'educazione diviene il nucleo centrale dei processi formativi giocati tra identificazione e scoperta della differenza. È questa la sfida della pedagogia, che deve necessariamente accettare l'impegno e il dovere di scommettere sempre e comunque sull'uomo - suo fine - e ancor più sull'uomo del nostro tempo, l'uomo della crisi e del disincanto, che è alla ricerca di orizzonti di senso da strappare ad un'esistenza sempre più anonima e banalizzata. Una crisi che può essere affrontata solamente indirizzando il soggetto verso una cura di sé autentica, che non potrà mai essere un ripiegamento egoistico in se stessi ma un decentramento - vero e proprio "spossessamento"- che diviene condizione per un'accettazione consapevole e responsabile di se stessi, dell'altro che è in noi ma anche dell'altro uomo che relazionandosi a noi ci delimita, ci fonda, diviene condizione per il dispiegarsi di quella forma unica e irripetibile di cui ogni uomo è premessa e promessa.
The ability to build their own identity, to say "I do" and recognize each other as itself is linked to the presence of the other that that itself becomes a mirror, but also the recognition of coexistence in themselves of identity and otherness. This common theme and transversal to the various essays of the volume, which address the different aspects of deepening the educational connotation. So, the problem of the construction of the subject through the care and education becomes the core of the educational processes played between identification and discover the difference. And this is the challenge of pedagogy, which must necessarily accept the commitment and duty to always bet on man--his last--and even more on the people of our time, the man of crisis and disillusionment, which is looking for horizons of sense to rip to an existential increasingly anonymous and trivialized. A crisis that can be dealt with only by addressing the subject towards a genuine self care, that can never be a selfish folding in themselves but a decentralisation-real "dispossession"-which becomes a condition for a conscientious and responsible acceptance of oneself, of others in us but also of the other man that relating to us borders, we founded becomes a condition for the unfolding of that form unique and unrepeatable opportunity to which every man is premise and promise.