Il tempo delle istituzioni. Percorsi della contemporaneità: politica e pratiche sociali - 9788869480508

Il tempo delle istituzioni. Percorsi della contemporaneità: politica e pratiche sociali: Le trasformazioni attuali della questione sociale richiedono un diverso modo di concepire il tema delle istituzioni, da svolgere sempre di più nella modalità della messa a fuoco di una produzione di spazi in grado di assicurare -alle emergenze/urgenze del sociale - una significativa loro soddisfazione, al di là dello stesso scontato richiamo al ruolo dello Stato. E in questa direzione che muove il testo di Fadini, attento a cogliere una linea di "istituzionalismo critico", lungo il Novecento, effettivamente alternativa alla riconduzione del complesso istituzionale alla figura - per richiamare Althusser - dell'"apparato ideologico di Stato". E allora in tale senso che si delinea il rinvio ad esponenti di un pensiero filosofico (e non) sostanzialmente "eretico", quali ad esempio Elias Canetti e Gilles Deleuze, capaci di fornire spunti di analisi ancora fertili in vista di una riflessione sulle nuove istituzioni possibili del movimento dell'autonomia sociale. Sullo sfondo di tutto questo si coglie un rinnovato interesse alle questioni politiche e ai complessi istituzionali che possono sostenere al meglio o comunque in maniera crescente la soddisfazione di desideri di apertura e libertà, di ciò che cresce - al livello delle pratiche di soggettivazione - sui terreni di un'esperienza sempre più problematica a causa delle situazioni contraddittorie, difficili, di un paesaggio socio-culturale in grande trasformazione.
Current transformations of the social question require a different way of conceiving the theme of institutions, to play more and more into focus mode to a production of spaces that ensure the social emergencies/urgencies-to-significant their satisfaction, beyond the same obvious reminder of the role of the State. And in this direction that moves the text of Fadini, careful to take a line of "critical" institutionalism, along the 20th century, actually an alternative to extension of the institutional complex figure-to invoke the "ideological State apparatus" Althusser-. So in that sense that it outlines the referral to exponents of a philosophical thought (and) basically "heretics", such as Elias Canetti and Gilles Deleuze, able to provide food for analysis still fertile for a reflection on new social autonomy movement possible institutions. Against the backdrop of all this there is a renewed interest in political issues and institutional complexes that can best support or however increasingly the satisfaction of desire for openness and freedom, what grows-the level of practices of subjectification ??? on the grounds of an experience increasingly problematic because of contradictory, difficult situations, a socio-cultural landscape in great transformation.