Aristotelismo - 9788806231125

Aristotelismo: Per Dante Aristotele era «il maestro di color che sanno» e il filosofo per eccellenza. Eppure nell'antichità una simile ammirazione non fu condivisa da tutti e, nei secoli successivi, il filosofo riuscì a imporsi solo dopo molto tempo, alla fine di un contrastato processo di assimilazione. Questo libro offre al lettore un resoconto delle complesse vicende della presenza e fortuna della filosofia di Aristotele dalla sua morte, nel 322 a.C, fino alla tarda antichità. Il volume, che combina divulgazione e ricerca avanzata, si sofferma su alcuni aspetti fondamentali, quali l'apparente assenza della filosofia aristotelica dai dibattiti dell'età ellenistica, il ritorno ad Aristotele nel I secolo a.C, l'aristotelismo di Alessandro di Afrodisia, l'appropriazione e integrazione del pensiero di Aristotele nel platonismo tardoantico. Tra i temi esplicitamente affrontati vi sono il presunto declino del Peripato ellenistico, il ruolo di Andronico di Rodi nella formazione e trasmissione del corpus aristotelico, la presenza del grande filosofo negli scritti pseudo-pitagorici e il contributo di Porfirio alla trasmissione di Aristotele alla tarda antichità. Ne emerge non solo la ricchezza della filosofia che ci ha lasciato Aristotele, ma anche la singolarità del suo progetto, che non ha precedenti né veri e propri successori nel mondo antico.
For Dante, Aristotle was "the master of those who know," and the philosopher par excellence. Yet in ancient times a similar admiration was not shared by all, in later centuries, the philosopher managed to assert herself only after a long time, at the end of a thwarted assimilation process. This book gives the reader an account of the complex events of the presence and fortune of the philosophy of Aristotle by his death in 322 BC, up to late Antiquity. The volume, which combines disclosure and advanced search, focuses on some key aspects, such as the apparent absence of Aristotelian philosophy debates of the Hellenistic period, the return to Aristotle in the 1st century BC, Aristotelianism of Alexander of Aphrodisias, the appropriation and integration of the thought of Aristotle in late antique Platonism. Among the issues explicitly addressed include the alleged decline of Hellenistic Peripatos, Andronicus of Rhodes's role in the formation and transmission of Aristotelian corpus, the presence of the great philosopher in the writings of pseudo-Pythagoreans and contribution of Porfirio to the transmission of Aristotle to late Antiquity. It shows not only the richness of the philosophy that left us Aristotle, but also the singularity of his project, which has no precedent nor real successors in the ancient world.