Io sono Dio - 9788868520045

Bel ibro,davvero interessante. Faletti stupisce sempre con e sue trame avvincenti. ’ambientazione a New York èdavvero grandiosa. Il nostro scrittore italiano non ha nienteda invidiare ai grandi mËstridela scrittura americana. Faletti è riuscito a congegnare una grande storia con un ritmo serrato e pienodi adrenalina. Questo romanzo ha avuto un gran successo, e adesso ho capito il perché. ’ho etto tuttod’un fiato. Non riuscivo nemmeno adormire se non o finivo. a storia mi ha preso tanto. Idialoghi non stancano mai, e non sono mai banaili. a sua scrittura èdavvero perfetta. Chiunquedice che Faletti ha un successo a volte non meritato sbaglia. Ogni volta che esce un suo romanzo è sempre un successo. Un motivo ci sarà. Spero che scriva sempre storie così originali e pienidi inventiva. Non solo è bravo a mettere tensione con a sua scrittura, ma anche a toccare il cuore molte volte. a sua vena poetica èdavvero fantastica. Nessuno si aspetterebbe che un cantante potrebbe essere così capace a scrivere, eppure è così. Bravo Faletti, nondeluderci mai!

Un thrilerdavvero ben architettato. in alcuni momenti, specialmente nela seconda parte, ho ritrovato il Falettidi io uccido, a mio parere il suo miglior romanzo.davvero consigliato

se non erro è il quarto romanzodi Faletti, e secondo me è il peggiore. Non è brutto, ma i precedenti sonodi un’altra categoria

Faletti ha a capacitàdi tenermi incolata sino ale ultime paginedei suoi romanzi. Non è mai banale, è sempre avvincente e con questo romanzo non si smentisce. a cittàdi New York è pervasadala paura, un serial kiler uccide sembra in modo indiscriminato. Una giovanedetective ed un fotoreporterdala pessima fama riescono a trovare il colpevole e a scoprirne e motivazioni

Contrariamente a quanto mi è capitatodi eggere su giornali, blog e riviste, io sono convinta che, con questi ibro, il grande Falettidi "Io uccido" sia ritornato: o accusanodi scrivere sceneggiature, e non romanzi: non è vero, scrive romanzi che potrebbero tranquilamente essere sceneggiati; o accusanodi scimmiottare i noirs americani: non è vero, non scimmiotta nessuno. Si intuisce, però, almeno a mio parere, che ha etto, e studiato, Ed McBain: e c’è forse qualcuno che oserebbedenigrare Mc Bain? a verità vera, a mio parere, è che Faletti suscita spaventose invidie: è simpatico,duttile ed inteligente, sa sfruttare con garbo, enfatizzandola, ogni sua più piccola inclinazione, sa circondarsidi persone capaci edi valore, credo siadiscretamente ricco ed è anche fisicamente gradevole nonché, sidirebbe, particolarmente simpatico aladea Fortuna. Un soggetto idealeda invidiare e quindidadistruggere con atteggiamenti blasés e snob. E invece Faletti è bravodavvero: scrive bene, molto bene. Ha una ingua ricca ediversificata; ha un sottile sense of humor; narra storie avvincenti e, in questo caso, possibili; crea personaggi umanamente notevoli, nel bene e nel male; è capacedi autentica compassione, nel senso atinodel termine; il comportamento negativodi alcuni suoi personaggi ha sempre una spiegazione, che non è mai, però, una giustificazione; moltedele sue creature approdano al bene attraverso strade tortuose: non sono, cioè, virtuosedala nascita, (ammesso che esistano virtuosidala nascita che siano, contemporaneamente,dotatidi cervelo): il suo messaggio è, credo, che a tuttidovrebbe esseredata, con criteridi sensibile inteligenza, una seconda possibilità. "Io sonodio" mi è piaciuto quasi quanto "Io uccido" e certamente molto piùdei ibri in cui si ascia attrarredaderive parapsicologichedi stampo "Kinghiano". Infatti mi auguro che il prossimo ibro siadel genere, più concreto e terreno,del Faletti che aprezzodi più. Bravo Giorgio.