Se volete ascoltare questa favola nuova... Viaggio nell'ultimo mito pirandelliano - 9788849832976

Se volete ascoltare questa favola nuova... Viaggio nell'ultimo mito pirandelliano: Ilse, l'attrice protagonista de "I giganti della montagna", alla fine muore: i giganti "schiacciano e distruggono lei e i suoi compagni come giocattoli". L'opera rimane incompiuta, ma la classica, rilettura di tutti i materiali, scritti e non scritti, sembra confermare questo finale. Pirandello affida, dunque, la sua ultima opera, il Teatro, la sua stessa vita ad una distruzione. Eppure - durante la stesura, in una sorta di vera e propria estasi - egli la considera il suo "capolavoro". È un'evidente contraddizione. Lavorando con i suoi ragazzi ad un allestimento de "La favola del figlio cambiato", l'autore si è chiesto: perché il Maestro incastonò ne "I giganti della montagna" proprio quella favola?. Qual è il nesso tra le due opere? La rappresentazione che ne seguì fu un'avventura straordinaria, ma lo studio impiegato nel tentativo di dar risposta a quelle domande ne aprì un'altra altrettanto suggestiva. Che è appunto quella che viene proposta in questo breve saggio: quella piccola favola restituisce una sorprendente luce interpretativa, non solo sui Giganti ma su tutto l'ultimo Pirandello.
Ilse, the lead actress of "mountain giants" eventually dies: the Giants "crush and destroy you and your companions as toys". The work remains unfinished, but the classic, reread all the materials, written and unwritten, seems to confirm this finale. Pirandello entrusts, therefore, his last opera, theatre, his own life to a destruction. Yet-during the writing, in a sort of real Ecstasy-he sees it as his "masterpiece". And a blatant contradiction. Working with his boys for a production of "La favola del figlio cambiato," the author wondered: why the teacher put in "mountain giants" that story?. What's the connection between the two works? The representation that followed was an extraordinary adventure, but the study employed in an attempt to give an answer to those questions opened another equally impressive. Which is precisely what is proposed in this short essay: that little fable returns an amazing light of interpretation, not only on the Giants but on the entire top Pirandello.