L'uomo del pane - 9788861290112

L'uomo del pane: "La pagina ha il suo valore solo quando la volti e c'è la vita dietro che spinge e che scompiglia tutti i fogli del libro. La penna corre spinta dallo stesso piacere che ti fa correre le strade." Così Italo Calvino parlava di scrittura, e così sembra aver ben recepito l'autore: in questo monologo interiore, infatti, è l'urgenza di vita che fa correre la penna sul foglio e sulle strade; una vita che si trova intrappolata in un crudele meccanismo produttivo non più corrispondente ai sentieri interiori del narratore, fatti di umanità, arte e fantasia. Dietro la letteratura c'è la volontà di correre verso la verità, anche quando è crudele, per raccontarla e analizzarla. Lo scopo non è "farsene una ragione" ma piuttosto opporle una propria visione, in cui l'uomo possa ricreare con il suo lavoro, con il suo "segreto" fatto di creatività e di arte, un nuovo rapporto di equilibrio con la realtà che ritorni ad essere rispettosa della vita e dei suoi bisogni profondi.
"The page has its value only when the faces and there's life beyond pushing and messing all sheets of the book. The pen runs boost from the same pleasure that makes you run the streets. " So write, speak and so Diller seems to have well received the author: in this monologue, in fact, is the urgency of life that makes them run the pen on the paper and on the roads; a life that is trapped in a cruel production mechanism no longer matches the inner paths of the Narrator, made of humanity, art and fantasy. Behind the literature there is a will to run towards the truth, even when it's cruel, to tell it and analyze it. The goal is not "closure" but rather to challenge its position, its own vision, in which man can recreate with her work, with her "secret" made of creativity and art, a new report from balance with reality that may return to be respectful of life and its profound needs.