Il purgatorio. Fiamme d'amore - 9788871986654

Il purgatorio. Fiamme d'amore: Da sempre l'uomo si è interrogato sul senso della vita e sul mistero della morte. La cultura atea e materialista, oggi dominante, non riesce certo a tranquillizzare le persone affermando che, con la morte, non resta di loro che un pugno di polvere. È illusorio convincere l'uomo di aver una sorte uguale a quella degli animali. È contrario alla retta ragione, ma soprattutto ripugna al cuore. I «Novissimi» - la morte, il giudizio, l'inferno e il paradiso - sono stati per due millenni un tema fondamentale della catechesi e della predicazione. Il purgatorio, a rigore, non è una «realtà ultima», in quanto termina con la fine del mondo. Non è lo stato definitivo dell'esistenza umana, come lo sono il paradiso e l'inferno. Non è neppure uno stato intermedio, perché tutte le anime che vi passano alla fine entreranno nel Regno dei Cieli. Infatti chi si purifica in purgatorio è già sicuro della salvezza. La conoscenza della dottrina sul purgatorio ha due motivazioni fondamentali. La prima è personale, perché riguarda lo sbocco della propria vita. Se si conoscesse più a fondo l'insegnamento sul purgatorio e sulle pene che le anime soffrono, si farebbe di tutto per evitarlo. La seconda è di carattere affettivo e riguarda in particolare la condizione nella quale si potrebbero trovare i nostri cari o le persone che conosciamo. Al riguardo le curiosità o i tentativi di comunicare con l'aldilà non solo non sono di nessuna utilità, ma sono anche pericolosi. È importante invece sapere che noi, con le nostre preghiere, i sacrifici e le opere di carità possiamo essere di grande aiuto, abbreviand
Man has always wondered about the meaning of life and the mystery of death. The atheistic and materialistic culture, which is dominant today, certainly fails to reassure people by affirming that, with death, they are left with nothing but a handful of dust. It is illusory to convince man that he has a fate equal to that of animals. It is contrary to right reason, but above all it is repugnant to the heart. The "Very New" - death, judgment, hell and heaven - have been a fundamental theme of catechesis and preaching for two millennia. Purgatory, strictly speaking, is not an "ultimate reality," since it ends with the end of the world. It is not the ultimate state of human existence, as heaven and hell are. It is not even an intermediate state, for all souls who pass through it will eventually enter the Kingdom of Heaven. In fact, he who purifies himself in purgatory is already sure of salvation. Knowledge of the doctrine of purgatory has two fundamental motivations. The first is personal, because it concerns the outcome of one's life. If one knew more deeply the teaching about purgatory and the pains that souls suffer, one would do everything to avoid it. The second is of an affective nature and concerns in particular the condition in which our loved ones or people we know might find themselves. In this regard, curiosity or attempts to communicate with the afterlife are not only useless, but also dangerous. On the contrary, it is important to know that we, with our prayers, sacrifices and works of charity, can be of great help.