Vite al bando. Storie di cingari nella terraferma veneta alla fine del Cinquecento - 9788863723304

Vite al bando. Storie di cingari nella terraferma veneta alla fine del Cinquecento: Le vite al bando, di cui, attraverso fonti processuali, si ricostruiscono alcuni momenti, sono quelle dei membri di una delle tante compagnie di zingari che vive, nei decenni a cavallo tra XVI e XVII secolo, nell'area padana. Vite di uomini e donne alle prese con l'ordine di espulsione, banditi ma ciò nonostante inseriti in contesti sociali e relazionali che, pur segnati da una diffusa ostilità, svelano una realtà quotidiana diversa da quella descritta dalle retoriche criminali, dagli stereotipi e dagli immaginari che proprio nel corso del XVI secolo vengono 'stabiliti' e fissati in forme che resteranno valide per i secoli a venire. Le storie degli zingari narrate permettono quindi di indagare il significato profondo della condizione di bando, il suo essere strumento principe di un potere che si afferma ordinando lo spazio geografico in interno ed esterno e definendo le condizioni umane e politiche come "fedeli" o pericolose. Un bando smentito dalla presenza cingara consolidata e a suo modo radicata - che ci interroga, ancora, sui limiti e sul senso delle relazioni tra "minoranze culturali" e società maggioritarie e sui processi di costruzione degli immaginari identitari.
Ban, whose lives, through procedural sources, rebuild times are those of the members of one of the many companies of Gypsies living in the decades between the sixteenth and seventeenth centuries, in the Po Valley. Lives of men and women struggling with the deportation order, banished but nevertheless inserted into social contexts and social skills which, although marked by a widespread hostility, reveal a reality different from that described by imaginary, stereotypes and the criminals that rhetorical right during the 16th century are ' established ' and set out in forms that will stand for centuries to come. Gypsy stories told so to investigate the deeper meaning of the announcement, his main tool of a power that is affirmed by ordering the geographical area both indoors and outdoors and human conditions and policies as "faithful" or dangerous. Proclamation belied by the presence cingara-consolidated and in its own way rooted-that questions us, again, on the limits and the meaning of relationships between "cultural minorities" and majority society and processes of building of imaginary identity.