Controstoria. La resistenza partigiana sanseverinate secondo il popolo - 9788869241611

Controstoria. La resistenza partigiana sanseverinate secondo il popolo: "Qui si parlerà di me, purtroppo, e dello storico Raoul Paciaroni e quindi del suo libro, Una lunga scia di sangue, sulla resistenza partigiana; libro che l'autore con enfasi sottotitola 'la guerra e le sue vittime nel Sanseverinate (1943 - 1944)'. E per venire subito al dunque e nel 'merito', dico, a proposito del libro e del suo sottotitolo, che sento di dover premettere a tutto che lo scopo di quel volume, è chiaro: detergere la nostra Resistenza da ogni disonore, liberandola da qualsiasi accusa d'ignominia. Le vittime, con la loro scia di sangue, secondo l'autore sono d'attribuire solo alla guerra. E invece non è affatto così: bisogna dare a ciascuno il suo. La guerra ha le sue responsabilità: le sue vittime, che non sono poche. Non gli si deve attribuire anche quelle degli altri: quelle della nostra Resistenza partigiana, causa, purtroppo deprecabile e inutile, di tanto sangue. Resistenza che da noi non fu né guerra né guerriglia. L'Italia fu liberata dal suo totalitarismo fascista non dalla Resistenza, ma dalla guerra vinta dagli alleati."
"Here we discuss me unfortunately, and the historian Raoul Paciaroni and then of his book, a long trail of blood, the partisan resistance; book that the author emphatically subtitle ' war and its victims in Sanseverinate (1943-1944). And to come straight to the point and in the ' merit ', say, about the book and its subtitle, that I feel I need to say at all that the purpose of that volume, is clear: to cleanse our strength from all dishonour, freeing it from any accusation of ignominy. The victims, with their bloody trail, according to the author I would ascribe only to war. And yet it is not so: we must give to each his own. The war has its responsibilities: his victims, which are not few. You must give even those of others: those of our partisan resistance, because unfortunately regrettable and unnecessary, so much blood. Resistance from us was neither war nor guerrillas. The Italy was liberated from its fascist totalitarianism, not by strength, but by the war won by the allies. "