Luce d'agosto - 9788845928178

Luce d'agosto: «Nella mia terra la luce ha una sua qualità particolarissima; fulgida, nitida, come se venisse non dall'oggi ma dall'età classica». Così William Faulkner spiegò il titolo del suo settimo romanzo, uscito nel 1932 e subito acclamato come un capolavoro. Ed è tra i riverberi di quella luce implacabile che si consumano le vicende di una folta schiera di personaggi: una ragazza incinta, armata solo di una «riserva di paziente e tenace lealtà», che si avventura dall'Alabama al Mississippi alla ricerca del padre di suo figlio; un uomo solitario dallo strano nome, Joe Christmas, «con un'inclinazione arrogante e sinistra sul viso immobile», che l'isteria razziale del Sud getta nell'abisso tormentoso del dubbio circa il proprio sangue; un reverendo presbiteriano ripudiato dalla sua Chiesa per l'antico scandalo della moglie adultera e suicida; e, circondati da neri invisibili, gli sceriffi, i taglialegna, i predicatori, le donne dal volto di pietra, chi «definitivamente dannato», chi alla ricerca disperata di una chimerica catarsi. E quando nella comunità di Jefferson si sparge la voce di un brutale omicidio, tutti i suoi membri vengono risucchiati in una spirale vertiginosa - così come vertiginosa è la prosa di Faulkner, alla quale, pur allarmati, non riusciamo a sfuggire, esposti fino all'ultimo a un Male subdolo e irrimediabile.
"In my land, light has a very special quality; bright, clear, as if it came not from today but from the classical age». This is how William Faulkner explained the title of his seventh novel, published in 1932 and immediately acclaimed as a masterpiece. And it is among the reverberations of that implacable light that the events of a large group of characters are consumed: a pregnant girl, armed only with a "reserve of patient and tenacious loyalty", who ventures from Alabama to Mississippi in search of the father of her child; a lonely man with a strange name, Joe Christmas, "with an arrogant and sinister inclination on his still face," whom the racial hysteria of the South throws into the tormenting abyss of doubt about his own blood; a Presbyterian reverend repudiated by his Church for the ancient scandal of his adulterous and suicidal wife; and, surrounded by invisible blacks, the sheriffs, the woodcutters, the preachers, the women with a stone face, some "definitively damned", some desperately looking for a chimerical catharsis. And when word spreads in Jefferson's community of a brutal murder, all its members are sucked into a dizzying spiral - just as dizzying is Faulkner's prose, from which, although alarmed, we cannot escape, exposed to the last to a subtle and irremediable Evil.