Il mio cinema. Vol. 2: Da Leone a Zinnemann - 9788893041485

Il mio cinema. Vol. 2: Da Leone a Zinnemann: Secondo volume dedicato all'attività di recensore di Claudio G. Fava, una delle personalità più rilevanti della critica cinematografica italiana. Sempre sul filo della proverbiale ironia: «Sono stato per più di vent'anni critico cinematografico di un quotidiano («Corriere Mercantile») che allora a Genova, quando la gente in Italia andava ancora massicciamente al cinema, contava molto in città (avevamo una pagina a colori che, inventata da Franco De Salvo e da me è stata, credo di poterlo dire, la migliore d'Italia). Inizialmente essa venne accolta con diffidenza dagli esercenti e a malincuore e con qualche protesta dai distributori (i segni negativi per un film rimanevano sempre, mentre i cinematografi cambiano programma e la "roulette" gira). Poi divenne una abitudine cittadina e nessuno la discusse più. Dovetti solo cambiare la dizione del voto più basso ("insufficiente") con "non classificabile", che a me pareva, ingenuamente, ancor peggio, mentre accontentò tutti ed entrò nell'uso corrente. Indipendentemente da questo mi capitò solo una volta di imbattermi nell'ostracismo di un esercente. Era l'allora proprietario del cinema "Verdi" (situato in Via XX Settembre, come quasi tutti i cinema a Genova) che per diversi anni mi "espulse". Vale a dire che non fece più entrare gratuitamente me né nessun altro redattore e rifiutò di riconoscere la tessera dell'Agis. Poco male. Io pagavo il biglietto, il giornale me lo rimborsava. Anni dopo tutto ritornò normale». Una carrellata d'autore fra i più grandi maestri della Settima arte, da Sergio Leone a Fred Zinnemann.
Second volume dedicated to the reviewer activity of Claudio G. Fava, one of the most important personalities of Italian film criticism. Always on the edge of the proverbial irony: «I was for more than twenty years film critic of a newspaper («Corriere Mercantile») which at that time in Genoa, when people in Italy still went massively to the cinema, counted a lot in the city (we had a color page that, invented by Franco De Salvo and I was, I think I can say, the best in Italy). Initially, it was received with distrust by exhibitors and reluctantly and with some protests by distributors (the negative signs for a film always remained, while cinemas changed programs and "roulette" turned). Then it became a city habit and no one discussed it anymore. I just had to change the wording of the lowest grade ("insufficient") with "unclassifiable", which seemed to me, naively, even worse, while it satisfied everyone and entered current use. Regardless of this, I only happened to come across the ostracism of a shopkeeper once. He was the then owner of the "Verdi" cinema (located in Via XX Settembre, like almost all cinemas in Genoa) who "expelled" me for several years. That is to say that he no longer let me or any other editor enter for free and refused to recognize the Agis card. Not bad. I paid for the ticket, the newspaper refunded it. Years later everything returned to normal." An overview of the greatest masters of the Seventh Art, from Sergio Leone to Fred Zinnemann.