Karel Moor. «Musicista migrante» nella Mitteleuropa del '900 dalla Praga di Antonín Dvorák alla Trieste di Italo Svevo fino ai nuovi Paesi slavi del Sud. Studi e testimonianze - 9788890883743

Karel Moor. «Musicista migrante» nella Mitteleuropa del '900 dalla Praga di Antonín Dvorák alla Trieste di Italo Svevo fino ai nuovi Paesi slavi del Sud. Studi e testimonianze: Il caso di Karel Moor, l'ennesimo "K" della cultura boema, di scena a Trieste sicuramente tra il 1901 e il 1905, è una testimonianza paradigmatica di quell'ultimo folle slancio creativo ultra-romantico che inondò le sponde dell'Adriatico all'inizio del '900. Preparazione raffinata, immancabile background mitteleuropeo tra nevrosi patologica ed entusiasmo incontenibile s'alternano in un artista che scelse di esprimere a tutto tondo il proprio Io, tra musica e letteratura, in una città, la Trieste Musicalissima di allora che faceva eco a tutte le maggiori correnti culturali europee tra tradizione, rigurgiti beethoveniani, sbornie wagneriane, avanguardie agguerrite, ironie sveviane e utopie joyciane. Proprio da quella Trieste, e dallo slancio creativo troppo dimenticato di Moor all'inizio del secolo breve è ripartito il Lumen Harmonicum, struttura di produzione artistica ed editoriale dedita alla valorizzazione di testimonianze culturali di queste terre tra musica, letteratura e teatro.
The case of Karel Moor, the umpteenth "K" of Bohemian culture, staged in Trieste certainly between 1901 and 1905, is a paradigmatic testimony of that last insane ultra-romantic creative impulse that flooded the banks of the Adriatic in the early 1900s. Refined preparation, a must-have central European background between pathological neurosis and irrepressible enthusiasm alternate with an artist who chose to express his self, between music and literature, in a city, the Musical Trieste of that time that echoed all the major European cultural currents between tradition, Beethovenian regurgitations, Wagnerian hangovers, fierce avant-garde, wild ironies. It was from that Trieste, and from The too-forgotten creative momentum of Moor at the beginning of the short century, that the Lumen Harmonicum, a structure of artistic and editorial production dedicated to the enhancement of cultural testimonies of these lands between music, literature and theatre, was divided.