Una volta qui era tutta campagna - 9788860730237

Una volta qui era tutta campagna: Un treno parte dalla stazione di Roma Termini diretto a Torino Porta Nuova; contemporaneamente da Milano Centrale il Pendolino comincia la sua corsa verso Roma. In due scompartimenti (seconda classe e prima con supplemento e prenotazione obbligatoria) cominciano a snodarsi le più classiche e "avvincenti" conversazioni: manager, vedove, pensionati, studenti (tutti noi, cioè) si lasciano andare a una inarrestabile cascata di luoghi comuni. Basta un "Le stagioni non sorto più quelle di una volta" che si rotola a perdifiato fino a "I gatti sono più indipendenti", per giungere alle vette sublimi di "Venezia è splendida ma non so se ci vivrei". Fabio Fazio, con il candore perfido che gli italiani hanno imparato a conoscere e apprezzare, sa allestire un gioco irresistibile da cui scaturisce una sintesi efficace, feroce e affettuosa al tempo stesso, delle nostre abitudini. Questo libro, pubblicato nel 1994 e riproposto oggi in tutta la sua stringente attualità, vuole anche essere un vero e proprio appuntamento per tutti noi; come a dire... ovunque siamo, prima o poi, ci ritroveremo in un luogo comune.
A train leaves from Roma Termini directed to Turin Porta Nuova; at the same time from Milano Centrale Pendolino begins its run toward Rome. In two compartments (second and first class surcharge and reservations required) start unwinding the most classic and "compelling" conversations: manager, widows, pensioners, students (all of us, that is), they get to a relentless cascade of cliches. Just a "seasons not risen more than once" that it rolls at breakneck speed until "cats are more independent," to reach the sublime heights of "Venice is beautiful but not sure if we would live." Fabio Fazio, with candour evil that Italians have come to know and appreciate, sa set up an irresistible game from which flows an effective synthesis, fierce and loving at the same time, our habits. This book, published in 1994 and repeated today in all its compelling news, also wants to be a real event for all of us; as if to say ... wherever we are, sooner or later, we will find ourselves in a common place.