Populismo sovrano - 9788806235055

Populismo sovrano: Di fronte a problemi che nessun governo nazionale è in grado di risolvere, elettori e politici, sfiduciati verso la globalizzazione, inseguono le sirene del populismo. Spaventati dai fantasmi di una sovranità che sembra svanire, stiamo cosi distruggendo proprio quegli strumenti che ci consentirebbero di ricostruirla in un mondo che non è più quello dominato dagli Stati nazionali. Frustrati per l'impressione di non riuscire a far sentire la nostra voce e di non avere più il controllo sulle nostre vite, ci rassegniamo a uno stato di natura del tutti contro tutti, incapaci di quella fiducia reciproca - tra persone e nazioni - che ci permetterebbe di riprendere in mano il nostro destino. Si è rotto il compromesso della delega, nemica giurata dei populismi, travolta da referendum, progetti di uscita dall'euro e ostilità a ogni élite politica e tecnocratica. L'errore finora è stato cercare di preservare il patto sociale che ha retto l'Europa nel lungo Dopoguerra - integrazione come garanzia di pace e di prosperità - invece che dare alla sovranità condivisa una base di legittimità più attuale. Che può essere soltanto protezione e identità, sicurezza e difesa dalle conseguenze della globalizzazione.
In the face of problems that any national Government can resolve, voters and politicians, disheartened toward globalization, pursue the sirens of populism. Scared by the ghosts of a sovereignty which seems to vanish, we're so destroying just those tools that we would rebuild it in a world that is no longer the one dominated by nation States. Frustrated by the feeling of not being able to make our voices heard and to have more control over our lives, we resign ourselves to a State of nature of all against all, incapable of that mutual trust between people and countries-which would enable us to regain control of our destiny. Broke the compromise of the proxy, sworn enemy of populism, overwhelmed by referendum, plans to exit from the euro and hostility to every political and technocratic elites. The mistake so far was to try to preserve the social pact that has held up the long Postwar Europe-integration as a guarantee of peace and prosperity--rather than give more actual legitimacy base shared sovereignty. That can be only protection and identity, security and defend against consequences of globalisation.