Umani, prede e predatori - 9788893720663

Umani, prede e predatori: Un seme per il futuro è un'idea coraggiosa che, al di là del suolo a volte gerbido a volte fertile, deve essere gettata in un mondo non ancora in grado di comprendere il valore dei possibili frutti venturi. Così, il seme-idea si fa segno per un mondo a venire, testimone presente di quel che potrebbe essere, ente costitutivamente moderno poiché in anticipo sui tempi della percezione comune. In questo primo ritaglio di futuro vi è uno sguardo al passato volto a ridefinire in senso critico i ruoli di preda e predatore troppo sovente cristallizzati in una narrazione schiettamente antropocentrica. Natan Feltrin rompe, con toni eretici, la tradizionale prospettiva dell'uomo come indiscusso predatore alpha puntando dritto al cuore degli effetti socio-culturali che sono emersi dai meccanismi antipredatori di Homo sapiens. Federica Lovato porta il lettore in un viaggio genealogico dell'attitudine venatoria onde scalfirne i presupposti di naturalità e moralità. Al termine di questo volume chi sia preda, chi predatore e cosa comporti pensare l'altro in termini di «bottino» sono tutte questioni spalancate verso un orizzonte di rinnovamento etico. Introduzione di Nicola Zengiaro. Postfazione di Leonardo Caffo.
A seed for the future is a courageous idea that, beyond the sometimes fertile gerbido soil, must be thrown into a world not yet able to comprehend the value of possible venturi fruits. Thus, the seed-idea makes itself a sign for a world to come, present witness of what it could be, constitutively modern body since in advance on the times of the common perception. In This first cropping of the future there is a glimpse into the past aimed at redefining in a critical sense the roles of prey and predator too often crystallized in a perfectly anthropocentric narrative. Natan Feltrin breaks down, with heretical tones, the traditional prospect of man as an undisputed alpha predator pointing straight at the heart of the socio-cultural effects that emerged from the anti-predator mechanisms of Homo sapiens. Federica Lovato takes the reader on a genealogical journey of the hunting attitude in order to scratch the presuppositions of naturalness and morality. At the end of this volume who is prey, who predator and what it entails to think the other in terms of "loot" are all issues wide open towards a horizon of ethical renewal.