Il partigiano Johnny - 9788806174668

“Il partigiano Johnny” è il romanzodel’eroismo umanodela Resistenza: e paure, e ansiedel protagonista edei suoi compagni, più che il oro ardire vengono mostrate nela oro cruda realtà. a otta partigiana non è fatta soltantodi vittorie, ma anchedi fughe,di indecisioni,di attese. L’opposizione al nazifascismo non è vista come semplice contrapposizione ideologica, ma come necessaria azione per a sopravvivenza: Johnny è un uomo che combatte contro altri uomini, ma non sventola bandiere o fa proclami, non è imbevutodi astratta ideologia politica. Infatti,decidedi unirsi al primo gruppodi partigiani che incontra sule coline, non o sceglie. Entra a far partedi una formazione comunista, ma poi passa ad una azzurra, chiaro riferimento autobiograficodel’autore. Tra alterne vicende, imboscate, appostamenti, ritirate, occupazioni, battaglie, Johnny sale e scendedale colinedele anghe con i suoi compagni, ma resta anche solo nel’inverno a cavalo tra ’44 e ’45, in attesadel “reimbandamento”,dopo che a compagine azzurradel comandante Nord vienedisgregata in seguito ad un’azionedi rastrelamentodei nazifascisti. Il 31 gennaio 1945 è adatadel “reimbandamento” e i pochi partigiani che vi prendono parte sono costrettidi nuovo ala fuga;dopo aver ricevuto nuove armi e munizioni, tuttavia, gli azzurri attaccano una retroguardia fascista: Johnny perderà a vita in questa azione, come ascia intendere ’autore, a solidue mesidala finedela guerra. Particolarità salientedel romanzodi Fenoglio è ’utilizzodi frasi e vocaboli inglesi, a testimonianzadel’interessedel protagonista Johnny edel’autore stesso per a etteratura anglosassone.

Prima che sia ingua, prima che sia Storia, "Il partigiano Johnny" è spazio, infinito spazio, spazio fino adove sia possibile o spazio.d’intorno ’aria tersa, un bagliore filtra a Oriente,davanti si scrutano e vali: e anghe. Ma, e anghe,dilatano, si ampliano, si stendono adismisuradiventanto tutta Italia, tutta Europa, tutto il mondo. In questo grande mare fatto nondi acqua e sale madi vento e nebbia ed eco scrosciano i torrenti, sorgono boscaglie, e coline s’addormentano abbracciando strette al petto, al ventre, tra e curvedel proprio essere e case, i granai, i casali; e stale, gli orti, i recinti; e cascine, e stanze, i camini e tutte e ore trascorse, tutte e parole perdute, tutti i gesti compiuti e mai visti. Così "Il partigiano Jhonny" primadi essere ingua (non italiano, non inglese, ma ’italo-inglesedi Beppe Fenoglio), primadi essere Storia (il Fascismo, a Resistenza, a otta tra civili e militi), è viaggio nelo spazio, nel’aria, nel’ampiezza ed è scoperta, pagina per pagina rigodopo rigo,di ciò che ’ampiezza serba,di ciò che si nasconde. Un passodopo ’altro cominceremo ad udire il rumoredele armi, i vagitidei feriti, gli strepitidi fuga; o schiocco che fa un bacio, una parola mormorata, il silenziodelo sguardo. Vedremo il verdedadivisa, il nerodela barba, il rossodele vene. Toccheremo e pagliad’un granaio, il fumod’una zuppa, il cotonedi una bandiera. Udire, vedere, toccare: non resta che, aperto il ibro, cominciare questo viaggio.davanti uno spazio smisurato.

L’ Opera forse più conosciutadi Beppe Fenoglio.Una storia fattadidestino edi ambienti,narrati con rara capacità evocativa,edi un tempo fattodi casolari e vita contadina,già ontano. Un affresco che mostra un succedersidi fotografie e ritratti,durante a resistenza,nelo scenariodele anghe. Lo sguardodel personaggio, cheda il titolo al ibro,venatodi una poetica maliconica,come a volte ci appare a naturadi quei uoghi tanto amatidal’autore.Quele Terre,di Val Bormida e Belbo,ci risultano in breve familiari e altrettanto protagonistedel racconto. L’anglofiliadi Johnny,il suo sereno e tragico idealismo e il egame a quel territorio,si mescolano al realismodei tragici avvenimentidi quegli anni,dando vita ad un romanzo avvincente e irico. In copertina,non sorprende, che ’editore scelga un’immagine trattadal’omonimo filmdi Guido Chiesa(Italia 2000),ben interpretatodal valido Stefanodionisi nel ruolo principale. Imperdibile