Il libro invisibile di Pietro Citati. Racconto di un'analisi - 9788849855982

Il libro invisibile di Pietro Citati. Racconto di un'analisi: Mezzo secolo di giornalismo letterario sulle pagine del "Corriere della Sera" e de "la Repubblica" in cui Pietro Citati, tra i più poliedrici e avvincenti scrittori italiani del nostro tempo, coltiva una personalissima storia della letteratura mondiale. Dagli autori italiani di cui fu collega e amico al groviglio di destini umani che è il romanzo ottocentesco; dalle irrazionali disarmonie che tormentano il Novecento alla desolazione in cui è precipitata la letteratura contemporanea. Un'analisi che si fa racconto, al punto che pare impossibile distinguere il Citati critico dal Citati narratore. Nasce così un ibrido: nei suoi articoli autore e opera sono protagonista e trama di un appassionante romanzo critico. Come quello su Fëdor Dostoevskij: un libro invisibile scritto sui quotidiani, per lettori comuni, vincendo la faticosa sfida contro l'anacronistico elitarismo di parte della critica accademica. Ed emergendo dal caos irrefrenabile del giornalismo culturale con una tragica, geniale, sublime monografia.
Half a century of literary journalism in the pages of the Corriere della Sera and la Repubblica in which Peter cited, among the most versatile artists and exciting Italian writers of our time, cultivates a very personal history of world literature. Italian authors of which he was a colleague and friend to the tangle of human destinies which is the nineteenth-century novel; from the desolation that torment the irrational disharmony that has gravitated to the contemporary literature. An analysis that is narrative, to the point that it seems impossible to distinguish the Quoted Cited critical Narrator. The result is a hybrid: its articles author and opera are protagonist and plot of a thrilling novel. Like the one about Fyodor Dostoyevsky: a book written in newspapers, public player invisible, winning the difficult challenge against the anachronistic elitism by academic critics. And emerging from the chaos of the irrepressible cultural journalism with a tragic, brilliant, sublime monograph.