Jean-Paul Sartre. La scoperta dell'esistenza - 9788807227134

Jean-Paul Sartre. La scoperta dell'esistenza: "Il romanzo-diario pubblicato nel 1938 è un'autentica miniera di filoni problematici, di motivi filosofici, culturali, stilistici, con un ventaglio quanto mai ricco di allusioni, ammiccamenti, trasposizioni, parodie, pastiches. Una costruzione estremamente composita, a svariati piani, affrontabile sotto molteplici e diverse angolature, certamente anche a causa della continua 'ambiguità' (o mediazione) tra filosofia e letteratura". Franco Fergnani scriveva così nel 1978 a proposito della "Nausea" di Jean-Paul Sartre, con la chiarezza capace di illuminare la complessità del pensiero di uno dei più grandi filosofi del Novecento. Un Sartre, quello di Fergnani, allievo ed erede radicale di Heidegger e di "Essere e tempo". Con Antoine Roquentin, il protagonista della "Nausea", scopriamo che l'esistenza sfugge a ogni significazione e coincide con l'assoluta presenza. La nausea è il sentimento cosmico che unisce la noia assoluta all'angoscia dell'abisso. E l'abisso è la consapevolezza della caduta nell'irrilevanza da parte di ogni ente nel mondo: la coscienza si avverte vanificata, perché si sente oppressa da fuori e fa esperienza di sé soltanto come corpo. L'ordine del mondo è irrimediabilmente sconvolto. Prefazione di Massimo Recalcati.
"The novel-diary published in 1938 is an authentic mine of problematic strands, of philosophical, cultural, stylistic motifs, with a fan as rich as ever allusions, winks, transpositions, parodies, pastiches. An extremely composite construction, multi-storey, tackled from multiple and different angles, certainly also due to the continuous 'ambiguity' (or mediation) between philosophy and literature". Franco Fergnani wrote in 1978 about Jean-Paul Sartre's "Nausea", with clarity capable of illuminating the complexity of the thought of one of the greatest philosophers of the twentieth century. A Sartre, that of Fergnani, a pupil and radical heir of Heidegger and of "Being and Time". With Antoine Roquentin, the protagonist of "Nausea", we discover that existence escapes all meaning and coincides with absolute presence. Nausea is the cosmic feeling that combines absolute boredom with the anguish of the abyss. And the abyss is the awareness of the fall into irrelevance on the part of every entity in the world: the consciousness is felt thwarted, because it feels oppressed from the outside and experiences itself only as a body. The order of the world is hopelessly upset. Foreword by Massimo Recalcati.