Greatest poems. Testo inglese a fronte - 9788804687504

Greatest poems. Testo inglese a fronte: Questo libro, la più recente e aggiornata antologia di un autore che è una vera e propria icona mondiale della poesia dal secondo Novecento a oggi, conferma intatta la sua vitalità intellettuale, la sua piena apertura di fronte al mondo, e insieme la capacità davvero unica di cogliere e valorizzare poeticamente gli elementi più disparati del reale e offrirceli sulla pagina. Come scrive Leopoldo Carra, «la poesia di Lawrence Ferlinghetti conquista il lettore grazie a molte seduzioni, una delle quali risiede nell'apparente semplicità di certi versi, nella loro disponibilità giocosa, nel loro contatto vivo e ininterrotto con i sentimenti della gente comune». Ma poi precisa, opportunamente, che «il miracolo di questa poesia è l'essere riuscita a pronunciare con la stessa scioltezza numerose allusioni a una complessa tradizione testuale, innanzitutto in lingua inglese». Ciò significa che il grande interprete della beat generation, il poeta che è anche editore - e tra l'altro di Urlo di Ginsberg -, ha innovato sulla consapevole base di un immenso patrimonio culturale, a partire dal quasi coetaneo Dylan Thomas, per comprendere Pound o Yeats, su su fino a Whitman, ma anche a tutta la grande poesia inglese dell'Ottocento. L'insieme è il variegatissimo messaggio (impegno civile, ambientalismo, descrizione del quotidiano, struggente meditazione sui genitori perduti) di un artista che concepisce il mondo, pur nella sofferenza che tutti coinvolge, come un «bellissimo posto / per nascere», un posto dove «il poeta come un acrobata / si arrampica sui versi».
This book, the most recent and updated anthology of an author who is a true world icon of poetry from the second twentieth century to the present, confirms intact his intellectual vitality, his full openness before the world, and at the very beginning the truly unique ability to poetically grasp and enhance the most disparate elements of the real and offer them on the page. As Leopoldo Carra writes, "Lawrence Ferlinghetti's poetry conquers the reader through many seductions, one of which lies in the apparent simplicity of certain verses, in their playful availability, in their living and uninterrupted contact with the feelings of ordinary people." But then he points out, appropriately, that "the miracle of this poem is that it has been able to pronounce with the same fluency numerous allusions to a complex textual tradition, first of all in the English language". This means that the great interpreter of the beat generation, the poet who is also editor - and by the way of Ginsberg's Scream - has innovated on the conscious basis of an immense cultural heritage, starting with the almost peer Dylan Thomas, to understand Pound or Yeats, up to Whitman, but also to all the great English poetry of the nineteenth century. The whole is the varied message (civil commitment, environmentalism, description of everyday life, poignant meditation on lost parents) of an artist who conceives the world, despite the suffering that everyone involves, as a "beautiful place / to be born", a place where "the poet as an acrobat / climbs on the verses".