Tempo di regali. A piedi fino a Costantinopoli da Hoek Van Holland al medio Danubio - 9788845932274

Tempo di regali. A piedi fino a Costantinopoli da Hoek Van Holland al medio Danubio: Munito solo di uno zaino da alpinista, un vecchio cappotto militare, scarponi chiodati, l'"Oxford Book of English Verse" e un passaporto nuovo di zecca che gli attribuisce la professione di studente (anziché, come avrebbe auspicato, quella di vagabondo), nel dicembre del 1933 Patrick Leigh Fermor abbandona Londra e una carriera scolastica sciagurata e ribalda. Ha appena diciotto anni, vaghe ambizioni letterarie, ma un progetto nitido e grandioso: attraversare l'Europa a piedi e raggiungere Costantinopoli. Quando vi arriva, il 1° gennaio 1935, è ormai un altro: non solo si è lasciato per sempre alle spalle disastri e misfatti, ma ha sviluppato una rara forma di nomadismo e l'arte, ancora più rara, di trasmetterlo agli altri. Che contempli lo splendore barocco dello Schloss Bruchsal o le nodose mani dei contadini fra cipolle tagliate, caraffe sbeccate e pane integrale; che dorma in un fienile steso come un crociato sulla tomba o nel "capanno da caccia" del barone Pips Schey a Kòvecses; che percorra il Reno su una colonna di chiatte che trasportano cemento o attraversi Vienna offrendosi come ritrattista a domicilio; tutto ci appare il dettaglio di un fantasmagorico affresco, tutto sembra ricomporsi in un gigantesco puzzle dove risorge il passato dell'Europa. E insieme scopriremo qui il modello ancora fragrante di quel modo di viaggiare (e di vivere) che sarà un giorno identificato con la fisionomia di un giovane amico di Leight Fermor: Bruce Chatwin.
With only a backpack from mountaineer, an old military coat, hobnail, ' the Oxford Book of English Verse "and a brand new passport that gives it a professional student (rather than, as he would have wished, the tramp) in December 1933 Patrick Leigh Fermor abandons London school career and a wretched and ribald. Just eighteen, vague literary ambitions, but a sharp and grandiose project: cross Europe on foot and reach Constantinople. When you arrive, on 1 January 1935, is now another: not only is left forever behind disasters and misdeeds, but developed a rare form of nomadism and art, even rarer, to transmit it to others. Covering Baroque splendour of Schloss Bruchsal or the gnarled hands of peasants between chopped onions, jugs sbeccate and whole wheat bread; He sleeps in a barn laid out like a crusader on the grave or in "hunting lodge" of Baron Pips Schey to K??vecses; that travel the Rhine on a column of barges carrying cement or cross Vienna offering itself as a sketch artist at home; everything appears to us the detail of a spirited fresco, everything seems to compose himself into a giant puzzle where rises the past of Europe. And together we will discover here the model still fragrant of that way to travel (and living) that will one day be identified with the character of a young friend of Leight Fermor: Bruce Chatwin.