1976 - 9788889920220

1976: Nella trilogia di Cristiano Ferrarese - giunta al suo secondo tempo, dopo 1967 e prima di 1985 - la follia è ancora un "altrove" di questo mondo. E sempre, in Ferrarese, la metamorfosi, la mania, la paranoia si trasformano in discorso civile e politico. Il suo "delirio", però, non è utilizzabile dai turisti dell'antipsichiatria. È un denudamento osceno. E non è una calligrafia dell'inferno, questo 1976. Non vi è il romanzo, il maledetto romanzo "cartesiano". La narrazione è sbriciolata, come dopo una granata. C'è solo odio, rabbia, nostalgia - e amore impossibile. Come nel paranoico per eccellenza (sua altezza Louis-Ferdinand Céline), anche qui la totalità è frantumata e sgretolata, e le parole mai sono belle, ma dette con sublime violenza: singhiozzando, piangendo, odiando, in una dolorosa condizione che è, insieme, sorgiva e terminale.
In the trilogy of Farhan-now in its second half, after 1967 and before 1985-madness is still a "elsewhere" of this world. And always, in Ferrara, the metamorphosis, mania, paranoia become civil and political discourse. His "delirium", however, cannot be used by tourists of anti-psychiatry. And a denuding obscene. And it's not a handwriting of hell, this 1976. There is the romance, the damn novel "axed". The narrative crumbled, as after a grenade. There's hate, anger, nostalgia ??? and impossible love. As in paranoid par excellence (His Highness Louis-Ferdinand C??line), here too the totality is broken and crumbling, and the words are nice, but never spoken with sublime violence: sobbing, crying, hating, a painful condition that is both natural and Terminal.