La foresta e la steppa. Il mito dell'Eurasia nella cultura russa - 9788857510071

La foresta e la steppa. Il mito dell'Eurasia nella cultura russa: Nel dibattito sull'identità storico-culturale della Russia che costituisce la chiave di volta della riflessione russa in epoca moderna, l'aspetto "Russia e Oriente" è assai meno sviluppato di quello "Russia e Occidente". Dopo Pietro il Grande la cultura russa ha infatti ripudiato quanto di "orientale" aveva ereditato dalla Russia antica, kieviana e moscovita. A parte alcune aperture in epoca romantica, fu solo nella seconda metà del XIX secolo, anche in corrispondenza delle ripetute delusioni politiche subite in Europa (la guerra di Crimea, il congresso di Berlino), che nella cultura russa si manifestò una progressiva "scoperta dell'Oriente". Senza pregiudicarne il prevalente orientamento occidentale, questa "scoperta" ha peraltro prodotto esiti di rilievo. In primo luogo perché, a differenza dei paesi europei, la Russia ha potuto trovare un Oriente non solo esterno, in terre e culture "altre" ed "esotiche", ma anche interno, sia nelle regioni di recente conquista (la Crimea, il Caucaso, l'Asia centrale), sia come parte costitutiva ed a lungo misconosciuta della sua stessa identità nazionale. Questo studio si propone di mettere in luce le diverse fasi di tale scoperta dell'elemento "asiatico" ed "orientale" da parte della cultura russa moderna, un processo al quale parteciparono pensatori di tendenza diversa (Leont'ev, Solov'ev, Fedorov), scrittori famosi (Dostoevskij, Tolstoj, Belyj), esoteristi (Elena Blavackaja) ed artisti (Rerich in primo luogo).
In the debate on cultural and historical identity of Russia which is the keystone of Russian reflection in modern times, "Russia and the Orient" is far less developed than that "Russia and the West." After Peter the great Russian culture has repudiated as "Eastern" he had inherited from ancient Russia, Kiev and Moscow. Apart from a few openings during the romantic era, it was only in the second half of the 19th century, also at the repeated political disappointments suffered in Europe (the Crimean War, the Congress of Berlin), which in Russian culture manifested a progressive "discovery of the Orient". Without undermining the prevailing Western orientation, this "discovery" has also produced notable results. Firstly because, unlike European countries, Russia could find a East not only outside, "other lands and cultures" and "exotic", but also Interior, both in regions recently conquered (the Crimea, the Caucasus, Central Asia), either as an integral part and long unsung in his own national identity. This study aims to shed light on the different phases of the discovery of the element "Asian" and "East" by modern Russian culture, a process which was attended by different trend thinkers (Leont'ev, Solovyov ev, Fedorov), writers (Dostoyevsky, Tolstoy, Bely) esoteric (Elena Blavackaja) and artists (Rerich first).