Come ridevano. Quando c'era poco da ridere - 9788893351843

Come ridevano. Quando c'era poco da ridere: Tra la seconda metà del 1945 e il 1948, in un periodo caratterizzato da eventi politici e sociali cruciali e spesso drammatici, le edicole italiane segnarono la presenza di un gran numero di fogli satirici, quasi tutti di ispirazione conservatrice. Rissosi in modo talvolta eccessivo, polemici e provocatori, persino trasgressivi, pur se inizialmente soggetti alla censura degli Angloamericani, questi giornali furono tuttavia il banco di prova della appena conquistata libertà d'espressione e anche il terreno su cui si affrontarono concezioni politiche e culturali diverse, persino nel modo di fare satira. Essi furono il trampolino di lancio per un ampio gruppo di giornalisti, scrittori, vignettisti e persino sceneggiatori che hanno animato un lungo periodo della nostra storia, in taluni casi raggiungendo la soglia del terzo millennio. Oggi il giornalismo satirico non gode di grande salute, ma il Museo della satira di Forte dei Marmi tramanda la memoria di un fenomeno non certo secondario nella storia del giornalismo italiano e di cui il volume "Come ridevano (quando c'era poco da ridere)" evoca alcuni momenti topici.
Between the second half of 1945 and 1948, at a time of crucial political and social events and often dramatic, Italian newsstands marked the presence of a large number of satirical sheets, nearly all conservative-inspired. Brawling so sometimes outrageous, controversial and provocative, even transgressive, though initially subject to censorship of Britain and the USA, these newspapers were the testing ground of the newly gained freedom of expression and even the land on which faced different political and cultural conceptions, even in the way we do satire. They were the springboard for a large group of journalists, writers, cartoonists and even writers who enlivened a long period in our history, in some cases reaching the threshold of the third millennium. Today the satirical journalism does not enjoy great health, but the Museum of satire in Forte dei Marmi handed down the memory phenomenon is certainly not secondary in the history of Italian journalism and including the book "As they laughed (when there was very little to laugh)" conjures up some important moments.