Fortunato Bartolomeo De Felice. Un intellettuale cosmopolita nell'Europa dei Lumi - 9788891751126

Fortunato Bartolomeo De Felice. Un intellettuale cosmopolita nell'Europa dei Lumi: Questo volume è dedicato interamente a Fortunato Bartolomeo De Felice (1723-1789), una delle figure più controverse e allo stesso tempo poliedriche della cultura del Settecento italiano ed europeo. Il frate francescano, già professore straordinario di geografia antica e moderna all'Università di Napoli, nel 1757 decide di abbandonare definitivamente l'Italia per iniziare una nuova vita in Svizzera. Dopo aver abbracciato la fede protestante, egli è costretto a ripensare non solo la propria esistenza personale, ma anche quella professionale. Abbandonate obtorto collo le speranze di continuare la carriera accademica in terra elvetica, deve adattarsi a svolgere l'attività dapprima di giornalista e di traduttore e poi di educatore e soprattutto di editore. Tra le opere che lo hanno reso celebre bisogna annoverare la cosiddetta "Encyclopédie d'Yverdon" (1770-1780), un rimaneggiamento nell'ottica della cultura protestante dell'enciclopedia parigina di Diderot e D'Alembert. A dispetto di un profilo intellettuale alquanto sfaccettato e in apparenza disorganico, i saggi che formano questo volume si sforzano di restituire l'articolata complessità dell'impegno culturale di De Felice nell'arco di tutta la sua carriera, avvalendosi non solo di aggiornati strumenti metodologici, ma anche di inediti materiali documentari.
This volume is devoted entirely to Fortunato Bartolomeo De Felice (1723-1789), one of the most controversial figures and at the same time versatile eighteenth-century Italian and European culture. The Franciscan friar, formerly Professor of ancient and modern geography at the University of Naples, in 1757 decided to leave Italy permanently to start a new life in Switzerland. Having embraced the Protestant faith, he is forced to rethink not only their own personal existence, but also professional. Abandoned obtorto neck hopes to continue his academic career in Switzerland, must adapt to work first as a journalist and as a translator and then as a teacher and especially by Publisher. Among the works that made him famous you have to include the so-called "Encyclop??die d'yverdon" (1770-1780), a rehash of the Protestant culture of Parisian encyclopedia of Diderot and d'Alembert. In spite of a multifaceted and apparently somewhat disorderly intellectual profile, the essays that make up this volume strive to return the cultural complexity of the commitment articulated by Dain throughout his career, taking advantage not only of updated methodological tools, but also unpublished documentary materials.