Artificio, desiderio, considerazione di sé. Hobbes e i fondamenti antropologici della politica - 9788846703941

Artificio, desiderio, considerazione di sé. Hobbes e i fondamenti antropologici della politica: Questo libro esamina la relazione tra i principi etico-politici della filosofia hobbesiana e le passioni, in particolare le passioni di soggetti antagonistici e conflittuali volti all'affermazione della propria individualità a scapito degli altri. Temi hobbesiani come l'infinitezza e la spinta centrifuga del desiderio, rapportata all'impotenza della ragione; l'impulso alla completezza e autosufficienza; la necessità di sopperire con l'artificio alla penuria istintuale e ad una natura umana vista come malata e carente; il bene individuale e l'egoismo; la paura; la felicità; il potere e l'autoaffermazione, che sono una funzione dell'immagine del proprio sé commisurata a quella che ce ne viene riflessa dagli altri, vengono visti alla luce del contrasto con modelli antichi, platonico-aristotelici, dal mito di Prometeo narrato da Protagora fino al "Simposio" e all'"Etica nicomachea". Se, da un lato, ne risaltano la novità e la radicalità del pensiero hobbesiano nell'interpretazione della natura umana, dall'altro l'identificazione di tale originalità fornisce lo spunto per una discussione sistematica dei fondamenti e delle tensioni interne al suo sistema.
This book examines the relationship between the ethical and political principles of the Hobbesian philosophy and passions, especially antagonistic and conflicting passions of subjects aimed at affirmation of individuality at the expense of others. Hobbesiani themes as the infinitude and the centrifugal thrust of desire, in relation to the impotence of reason; the impetus for the completeness and self-sufficiency; the need to compensate with the artificial scarcity instinctual and human nature seen as ill and deficient; the right individual and selfishness; the fear; happiness; power and empowerment, which are a function of the image of the self commensurate with that there is reflected by others, are seen in the light of the contrast with antique models, platonic-Aristotelian, from the myth of Prometheus narrated by Protagoras until "Symposium" and "Nicomachean Ethics". If, on the one hand, stand out the newness and radicalness of Hobbesian thought in interpretation of human nature, on the other hand, the identification of this originality provides an opportunity for a systematic discussion of foundations and internal stresses to his system.