Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli - 9788804706502

Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli: Donna di grande fascino e carattere, occhi color ghiaccio e capelli pettinati alla Greta Garbo, amante del bello in tutte le sue forme, dalle sublimi espressioni dell'arte, al design, all'alta sartoria, Palma Bucarelli ha attraversato il Novecento lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano. Nominata nel 1933, a soli ventitré anni, ispettrice della Galleria Borghese, dimostra fin dal principio il suo spirito determinato: quando Mussolini convoca tutti i soprintendenti d'Italia, lei non si presenta, e difenderà questa posizione indipendente per tutti gli anni del regime. Il coraggio, certo, non le manca: ai primi bombardamenti alleati sulla capitale, si impegna a portare in salvo il patrimonio della Galleria nazionale d'arte moderna, di cui è diventata funzionario con mansioni direttive, prima a Caprarola e poi, ottenuta la protezione di Pio XII, a Castel Sant'Angelo, mettendo preziosissime opere al riparo dai saccheggi nazisti. Il secondo no a Mussolini lo dice quando la RSI chiama i suoi a raccolta: resta senza stipendio, collabora con la Resistenza distribuendo in bicicletta il foglio clandestino «L'azione», e continua a proteggere la «sua» Galleria. Finita la guerra, Palma si deve ora confrontare con una società conservatrice e culturalmente arretrata. In quanto donna, fatica a imporre le proprie decisioni e spesso riceve sconsolanti risposte dallo Stato: quando le si offre la possibilità di acquistare il capolavoro di Boccioni 'La città che sale', opera simbolo del futurismo (oggi al MOMA di New York), il ministero della Pubblica istruzione blocca l
A woman of great charm and character, ice blue eyes and hair combed to Greta Garbo, lover of beauty in all its forms, from sublime expressions of art, design, Haute Couture, Palma Bucarelli has spanned the twentieth century leaving an indelible mark in the Italian art scene. In 1933, only twenty-three years, provincial of the Borghese Gallery, shows from the beginning his spirit determined: when Mussolini convenes all supervisors of Italy, she doesn't show, and will defend this position independent for all years of the regime. The courage, to be sure, she misses: the first Allied bombing on the capital, agrees to bring the assets of the National Gallery of modern art, which has become official with positions, first at Caprarola and then obtained the protection of Pius XII at Castel Sant'Angelo, putting valuable works sheltered from Nazi looting. The second no to Mussolini it says when the RSI calls his collection: remains without salary, collaborates with the cycling Resistance distributing clandestine sheet ??action??, and continues to protect "his" Gallery. After the war, Palm must now compare with a conservative society and culturally backward. As a woman, struggled to impose their decisions and often receives sconsolanti responses by the State: when it offers the possibility to buy the masterpiece of Boccioni's the rising city, opera symbol of futurism (now at MOMA in New York), the Ministry of Education block l