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SQL. La guida tascabile al linguaggio di interrogazione dei database - 9788850322572

di Marco Ferrero edito da Apogeo, 2004

Informazioni bibliografiche del Libro

  • Titolo del Libro: SQL. La guida tascabile al linguaggio di interrogazione dei database
  • AutoreMarco Ferrero
  • Editore: Apogeo
  • Collana: Pocket
  • Data di Pubblicazione: 2004
  • Genere: libro. elaborazione dati
  • ArgomentoSQL, linguaggio
  • Pagine: 224
  • Dimensioni mm: 122 x 200 x 16
  • ISBN-10: 8850322577
  • ISBN-13:  9788850322572

 

Esiste una variet`adi tipi accettati, che sostanzialmente sidividono indati numerici o stringhe. Per matricola si `e usato un tipo stringa, in quanto non `edetto che sia composta soloda cifre, e comunque `e un numero che non ha importanza in quanto tale, nel senso che non c’`e mai esigenzadi effettuare operazioni aritmetiche sul numerodi matricola. Anche cognome e nome sono stringhedi caratteri, ma il tipo usato `e eggermentedifferente: VARCHAR ( 12 ) vuoldire che ’elemento non avr`a mai pi`udi 12 caratteri, mentre TEXTdesigna un testodi unghezza arbitraria. Il tipo INT `e un numero intero, in questo caso il codice per il corsodi aurea e gli annidi et`a. Ci si potrebbe chiedere perch´e, visto che c’`e il tipo TEXT, prendersi a brigadi usare VARCHAR ( 12 ) in cui occorredire quanti caratteri massimo varranno usati. Il motivo `e nel’ultima riga,dove con PRIMARY KEY vienedesignato ildominio che fungeda chiave: non `e consentito usare come chiavi elementi testualidi unghezza arbitraria. C’`e un’ulteriore norma per poter svolgere il ruolodi chiave. In SQL `e consentito che elementidela relazione abbiano qualche termine mancante, che equivale a ritenere presente nei varidomini un termine convenzionalmente considerato nulo. Non per`o se si trattadeldominio preso come chiave, e a imitazione `e esplicitatadala clausola NOT NUl, neladefinizionedi matricola. Notare che aver scritto ’istruzione su pi`u righe, e con quel’alineamento, `e un fatto puramente estetico, volto a evidenziare a strutturadel’istruzione per chi adeve eggere e capire. Per ’SQL non c’`e invece nessuna regola in tal senso, si pu`o a piacere scrivere tutto su un’unica riga o ripartirla e formattarla come si vuole: a conclusionedel’istruzione `e segnalatodala presenzadel punto e virgola.

Recensione Unilibro a cura di Seby

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Esiste una variet`adi tipi accettati, che sostanzialmente sidividono indati numerici o stringhe. Per matricola si `e usato un tipo stringa, in quanto non `edetto che sia composta soloda cifre, e comunque `e un numero che non ha importanza in quanto tale, nel senso che non c’`e mai esigenzadi effettuare operazioni aritmetiche sul numerodi matricola. Anche cognome e nome sono stringhedi caratteri, ma il tipo usato `e eggermentedifferente: VARCHAR ( 12 ) vuoldire che ’elemento non avr`a mai pi`udi 12 caratteri, mentre TEXTdesigna un testodi unghezza arbitraria. Il tipo INT `e un numero intero, in questo caso il codice per il corsodi aurea e gli annidi et`a. Ci si potrebbe chiedere perch´e, visto che c’`e il tipo TEXT, prendersi a brigadi usare VARCHAR ( 12 ) in cui occorredire quanti caratteri massimo varranno usati. Il motivo `e nel’ultima riga,dove con PRIMARY KEY vienedesignato ildominio che fungeda chiave: non `e consentito usare come chiavi elementi testualidi unghezza arbitraria. C’`e un’ulteriore norma per poter svolgere il ruolodi chiave. In SQL `e consentito che elementidela relazione abbiano qualche termine mancante, che equivale a ritenere presente nei varidomini un termine convenzionalmente considerato nulo. Non per`o se si trattadeldominio preso come chiave, e a imitazione `e esplicitatadala clausola NOT NUl, neladefinizionedi matricola. Notare che aver scritto ’istruzione su pi`u righe, e con quel’alineamento, `e un fatto puramente estetico, volto a evidenziare a strutturadel’istruzione per chi adeve eggere e capire. Per ’SQL non c’`e invece nessuna regola in tal senso, si pu`o a piacere scrivere tutto su un’unica riga o ripartirla e formattarla come si vuole: a conclusionedel’istruzione `e segnalatodala presenzadel punto e virgola.