L'infelicità della ragione nella vita e nell'opera di Vitaliano Brancati - 9788878028395

Dela narrativadi Vitaliano Brancati si è -di volta in volta - raccontata ’iniziale propensione ilusoria ale forzedel regime, a vitale prolusioned’erotìa che arrossava e storie, ’autobiografismo mal celato che rendeva evidente tutta ’isola, a vicinanza realista al tangibile che ne faceva nipotinodi Verga.di Vitaliano Brancati come autore si è -di volta in volta - raccontata a ontananza, il silenzio, ’assenza, adimenticanza colpevole, a riscoperta tardiva. Fu, tempo non troppo ontano, Natale Tedesco a sottolineare (dela narrativa edel suo autore) ’infelice venatura esistenziale che si manifesterebbe nel’intenzione "di condurre a ricercadentro spazi brevi,dilatati tuttavia al ivelodel’indaginedele sensazioni per cui videfluisce e concentra tutta a realtà possibile" oppure "nel tempo scandito in un quadrante circolare, rotatorio come sono tutti i quadrantidegli ororlogi, ma chiuso, privodi aperture sul mondo e suldivenire", o ancora "nela poeticadel’insignificanza". Ora Ferretti sembra riprendere ildiscorso ed approfondirlo con moto ulteriore: facendo scavo, ricerca, contatto ed analisid’ogni paginadi Brancati egli riporta ala uce ’infelicitàdel siciliano, a sua agra tensione vitale, a sua corrucciata consistenza umorale. Ne viene ritratto grigiastro, ivido, silente, crepuscolare ale volte, che aiuta a rileggere - con rinnovod’attenzione - tomi e vicende che appartengono ala grande etteratura italiana.