La felicità è una cosa magnifica - 9788898983278

La felicità è una cosa magnifica: "Che Pasquale Festa Campanile fosse uno scrittore anomalo rispetto al proprio tempo ce lo suggeriscono i quattro racconti pubblicati sulla «Fiera Letteraria» tra il 1948 e il 1951 e mai più ripresi. Ha da poco compiuto vent'anni, si sta affacciando a una vocazione letteraria, però non risente delle discussioni che gravano sull'Italia degli anni Quaranta e Cinquanta e che obbligano gli autori a scelte ideologiche: l'impegno, la militanza, lo schierarsi politicamente. Festa Campanile dirà la sua con il romanzo d'esordio, La nonna Sabella, uscito nello stesso 1957 in cui vede la luce anche 77 Gattopardo, parallelo nella scelta dell'argomento (la difficile transizione del Mezzogiorno dai Borboni allo Stato unitario), ma paradossalmente agli antipodi nella concezione della Storia: non la sfiducia che esprime il Principe di Salina, ma il conflitto tra una borghesia garibaldina-socialista e una borghesia più tradizionalmente agraria e cattolica, con le prime fiammate a favore dei briganti. Qualcosa delle atmosfere di quel libro è già presente in uno di questi racconti: La nonna Giulia, probabilmente il più autobiografico dei quattro, da considerarsi a motivo ispiratore del romanzo non soltanto in ragione del titolo. Il giovane che scrive questi racconti ha il cuore nella memoria dell'infanzia e la testa dentro la cronaca del secondo dopoguerra: soldati, reduci, caserme. Soprattutto ha capito che la vita va guardata di lato, mai di fronte. Uno sguardo obliquo, trasversale sul tempo e sugli uomini, che l'autore manterrà sempre." (Giuseppe Lupo)
"That was an unusual writer Pasquale Festa Campanile with respect to its own time will suggest the four short stories published on the ??literary fair?? between 1948 and 1951 and never resumed. Has just turned 20 years old, you are entering a literary vocation, though unaffected by threads facing the Italy of the forties and fifties and requiring the authors to ideological choices: commitment, activism, I stand politically. Festa Campanile will say its with the debut novel, La nonna Sabella, released the same 1957 he sees the light also 77 Leopard, parallel in choosing the topic (the difficult transition of southern Bourbons unitary State), but paradoxically the Antipodes in the conception of the Story: don't mistrust that expresses the Prince, but the conflict between a Socialist and a middle class bourgeoisie Garibaldi-more traditionally Catholic and agrarian with the first blazes in favor of bandits. Something of the atmosphere of that book is already present in one of these stories: the grandmother Giulia, probably the most autobiographical of the four, considered a motif of the novel not only because of the title. The young man who writes these stories have the heart in memory of childhood and the head in the history of the second World War: soldiers, veterans, barracks. Above all, he understood that life should be looked at from the side, never in front. One oblique gaze, time and cross over men, which the author will always remain. " (Joseph Wolf)