Principi della filosofia dell'avvenire - 9788893140195

Principi della filosofia dell'avvenire: Nei Princìpi della filosofia dell'avvenire (1843) Feuerbach ricostruisce la genealogia dell'idealismo, mostrando il legame tra teologia e forme filosofiche sostenuto già nelle Tesi provvisorie per una riforma della filosofia. Tuttavia non si ferma ad una lettura, pur geniale, della storia della filosofia, ma prospetta una nuova soluzione del problema ontologico che eviti il vuoto di soggetto in cui incorre la logica di Hegel: l'essere non è solo pensato ma esperito come altro rispetto al pensiero. Feuerbach propone una nozione positiva della sensibilità, uno sguardo rinnovato che pone la causa del desiderio umano nel campo del visibile. Andare oltre Hegel non significa infatti recuperare il concetto romantico di sentimento, ma riconoscere la positività del reale. Nei Princìpi Feuerbach si interroga sugli effetti a lungo termine della verità. Il destinatario di questo manifesto filosofico non è l'uditorio universitario ma l'umanità futura. Qui l'universalità emerge come piano dell'intersoggettività. Solo dopo aver destituito l'Assoluto come soggetto, l'uomo incontra l'altro come simile: finito nella sua esistenza corporea, ma infinito nel genere in quanto umanità.
In the Principles of the Philosophy of the Future (1843) Feuerbach reconstructs the genealogy of idealism, showing the link between theology and philosophical forms already advocated in the Provisional Theses for a Reform of Philosophy. However, it does not stop at a brilliant reading of the history of philosophy, but proposes a new solution of the ontological problem that avoids the emptiness of subject in which Hegel's logic incurs: being is not only thought but experienced as other than thought. Feuerbach proposes a positive notion of sensitivity, a renewed outlook that places the cause of human desire in the field of the visible. Going beyond Hegel does not mean recovering the romantic concept of feeling, but recognizing the positivity of reality. In the Principles, Feuerbach questions the long-term effects of truth. The addressee of this philosophical manifesto is not the university audience but future humanity. Here universality emerges as the plane of intersubjectivity. Only after having dismissed the Absolute as a subject, man encounters the other as similar: finite in his bodily existence, but infinite in gender as humanity.