Archeologia dei media. Temporalità, materia, tecnologia - 9788883537349

Archeologia dei media. Temporalità, materia, tecnologia: Il volume accompagna il lettore nel territorio di uno dei fronti più innovativi nel panorama degli studi sui media. L'approccio media-archeologico permette di ripensare i media in chiave storica e teorica, stimolando ricerche innovative su tecnologie, immagini e oggetti mediali di tutte le epoche. Nell'archeologia dei media lo storico, il teorico, l'artista, l'artigiano, l'hacker e l'attivista trovano ugualmente spazio in pratiche che esprimono e problematizzano genealogie, funzioni, operazioni e potenzialità dei "nuovi" media del presente e del passato. La resurrezione di un grammofono nell'epoca dell'mp3, la revisione del cinema delle origini nella stereoscopia contemporanea, le potenzialità ideologiche di rifiuti, scarti e detriti tecnologici, media redivivi, media mai morti, media sempre e comunque nuovi: l'approccio archeologico al mondo dei media apre prospettive originali non solo allo storico, ma anche all'artista, al curatore, al cineasta sperimentale, a chi semplicemente si diverte a smontare e re-inventare un videoregistratore.
The book accompanies the reader into the territory of one of the most innovative faces in media studies. Media-archeological approach allows you to rethink media in historical and theoretical, stimulating innovative research on key technologies, images and media objects from all periods. In archaeology of media historian, theoretician, artist, craftsman, the hacker and activist are equally practical space that express and problematise genealogies, functions, operations and potential of the "new" media of the present and the past. The resurrection of a Gramophone in the age of the mp3, the revision of early cinema in contemporary ideological potential of stereoscopic garbage, waste and debris in technology, media, media, media never stunner denies the deaths always new: Archaeological approach to the world of media opens original perspectives not only historic, but also to the artist, the curator, experimental filmmaker, who simply likes to disassemble and reinvent a VCR.