Un «keynesiano» del secolo XVIII: James Steuart (1713-1780) - 9788820756062

Un «keynesiano» del secolo XVIII: James Steuart (1713-1780): Concepito in parallelo a un'altra iniziativa che impegna Liguori editore, che si concretizzerà con la stampa dell'intero testo inglese della prima edizione dell'opera principale, questo volume vuol essere, a trecento anni dalla nascita, un omaggio a un grande economista dimenticato, ma non per questo, soprattutto nell'attuale situazione dell'economia mondiale, poco importante o poco attuale. Con la sua "Inquiry into the principles of political oeconomy", pubblicata nel 1767, nove anni prima della "Ricchezza delle nazioni", James Steuart rappresenta un'alternativa all'evoluzione che l'economia politica ha preso con Quesnay e Smith. Un'alternativa che vede le sue origini in Law e troverà i suoi sviluppi, quasi due secoli dopo, nella "General Theory" di John Maynard Keynes. Il suo punto di forza è l'analisi del ruolo della moneta e del credito nel processo economico, associata al riconoscimento del ruolo insostituibile che deve svolgervi lo Stato: il tutto nella prospettiva di realizzare, nelle società moderne, in cui gli uomini sono liberi, ma privi in gran parte dei mezzi di sussistenza, quella condizione di piena occupazione che il mercato, da sé, non è capace di produrre.
Conceived in parallel to another initiative that commits Liguori editore, which will materialize with the press of the entire English text of the first edition of the work, this volume aims to be, three hundred years after the birth, a tribute to a great Economist forgotten, but not for this, especially in the current state of the global economy, unimportant or little current. With its "Inquiry into the principles of political oeconomy", published in 1767, nine years before the "wealth of Nations", James Steuart is an alternative to evolution that took political economy with Quesnay and Smith. An alternative that sees its origin in Law and find its developments, nearly two centuries later, in the "General Theory of John Maynard Keynes. Its strong point is the analysis of the role of money and credit in the economic process, associated with the recognition of the invaluable role that it must play the status: all in order to achieve, in modern societies, where men are free, but largely devoid of means of subsistence, that condition of full employment that the market alone , is not capable of producing.