Parole per la resa - 9788885568112

Parole per la resa: "Questo libro non fa sconti né cerca lacrime tremanti sulle ciglia. Ma solo lacrime dure, intellettuali, profonde. E allo stesso modo stupori altissimi, rarefatti. La voce di Filia che parla da dentro un misterioso rapporto e da dentro una "resa" ci arriva pacata e micidiale non cerca effetti. Non vuole sedurre il lettore con l'esibizione facile di sentimenti o piccole acquisizioni linguistiche. È tesa, tutta coinvolta nel sorprendere ciò che vale, ciò che può essere memorabile nelle circostanze, anche minime. Ha assunto, poeta ormai esperto, molte delle lezioni dell'ultimo Novecento italiano e delle primizie del nuovo millennio. Ma cerca la sua strada senza clamore in una concentrazione quasi da spasmo e da arte orafa sul mistero delle cose e della fine. Filosofica senza mai essere astrazione gratuita o peggio esercizio di piccoli pensieri, la poesia di Filia si presenta come" sfida altissima. Dal buio accecante di una fine viene la luce strana di queste parole, come se avessero toccato il limite del toccabile, e del pensabile." (Davide Rondoni)
"This book doesn't do discounts nor does it seek quivering tears on eyelashes. But only tears, intellectual, profound. And similarly amazement extremely rarefied gases. Filia's voice that speaks from within a mysterious relationship and from inside a "surrender" there comes calm and deadly does not seek effects. Doesn't want to seduce the reader with easy feelings or small linguistic acquisitions. Is tense, all involved in the surprise what is true, what can be memorable in the circumstances, even the smallest. He assumed, poet now expert, many of the lessons of the last 20th century Italian and the first fruits of the new millennium. But find his way without fanfare in a concentration almost from spasm and Goldsmith's the mystery of things and in the end. Philosophy without ever being free abstraction or worse exercise of small thoughts, the poem by Filia is presented as "the highest challenge. Blinding darkness of an end is the strange light of these words, as if they had touched the boundary of tangible, and unthinkable. " (Railton)