Frammenti di una conversazione interrotta. Interviste 1976-1987 - 9788876159671

Frammenti di una conversazione interrotta. Interviste 1976-1987: Da Barthes a Foucault, da Sanguineti a García Márquez, da Laing a Habermas, da Bobbio a Luhmann, da Guttuso a Frisch e Gregotti, le conversazioni di Enrico Filippini indagano su un tema cruciale del periodo che dalla fine degli anni Sessanta si estende fino alle soglie degli anni Novanta, ossia la «fine» o la «crisi» della Modernità. Primo di due volumi dedicati agli scritti di Filippini, questo libro raccoglie un'ampia scelta commentata delle interviste, realizzate prevalentemente per «la Repubblica», con alcuni dei più importanti protagonisti della scena culturale occidentale del secondo Novecento. Attraverso i più vari ambiti, anche disciplinari (dall'arte e la letteratura all'architettura, passando per la psicologia, la filosofia, la politica, ecc.), la ricerca filippiniana trova nell'Altro un momento di verifica che si traduce essenzialmente in una continua interrogazione dei linguaggi. Questa tensione conoscitiva si rispecchia in una scrittura pungente, ironica, irrequieta, che raggiunge vette di autentica intensità letteraria, in cui i confini tra il ritratto dell'Altro e la sagoma dello scrivente paiono dissolversi in un diario filosofico costellato di memorie e ricordi personali.
From Barthes to Foucault, from Sanguineti to Garc??a M??rquez, by Laing to Habermas, Luhmann from Bobbio, from Guttuso to Frisch and Gregotti, Enrico Filippini conversations investigating a crucial theme of the late sixties period extends until the beginning of the 1990s, the ' end ' or ' the crisis of modernity. The first of two volumes dedicated to the writings of Filipinos, this book contains a selection with commentary of the interviews, made mainly for "la Repubblica", with some of the most important protagonists of the Western cultural scene in the late twentieth century. Through the most various spheres, including disciplines (from art and literature to architecture, psychology, philosophy, politics, etc.), research filippiniana located in the other a testing time which translates essentially into a continuous questioning of languages. This cognitive tension is reflected in a pungent, ironic, restless, which reaches heights of authentic literary intensity, where the boundaries between the portrait and the outline of the writer seem to dissolve in a philosophical journal full of memories and personal memories.