Le domande fondamentali della filosofia antica - 9788860368638

Le domande fondamentali della filosofia antica: La filosofia nasce due secoli prima di Platone con i cosiddetti pensatori presocratici. Tra questi, spiccano i nomi di Talete e Anassimandro, Eraclito e Parmenide. Di loro non ci restano che frammenti più o meno estesi. Nonostante ciò, da Hegel a Heidegger (passando per Nietzsche) il pensiero moderno ha trovato nei presocratici ispirazioni e stimoli cruciali che sono stati parte essenziale del suo stesso sviluppo. "Le domande fondamentali della filosofia antica" è il titolo che Eugen Fink diede a uno dei suoi cicli di lezioni. Con il linguaggio piano e accessibile di un corso universitario, Fink ingaggia un confronto serrato con la filosofia antica, partendo proprio da colui che, secondo il fenomenologo tedesco, fu responsabile del travisamento più gravido di conseguenze dell'intenzione originaria dei primi pensatori greci: Aristotele. È attraverso la sua movenza interpretativa che la filosofia occidentale si è sempre rapportata alle indagini dei "fisiologi" presocratici; da questa lettura non si può certo prescindere, ma ugualmente non si deve rinunciare a trovare un accesso diretto alle origini del pensiero occidentale, guardando alle spalle di Platone e Aristotele e cercando la radice più autentica di quel domandare aurorale che tutt'oggi ci interroga.
The philosophy was born two centuries before Plato with so-called thinkers presocratics. Among these are the names of Thales and Anaximander, Heraclitus and Parmenides. Them there remain only fragments more or less extensive. Nevertheless, from Hegel to Heidegger (via Nietzsche) modern thought has found in the presocratics crucial stimuli and inspirations that have been an essential part of its own development. "The fundamental questions of ancient philosophy" is the title that Eugen Fink gave one of his lectures. With the floor and accessible for a university course, Fink hires a confrontation with ancient philosophy, starting with the one who, according to the German phenomenologist, was responsible for the misrepresentation more fraught with consequences of the original intention of the early Greek thinkers: Aristotle. And through his interpretive movement that Western philosophy has always related to investigations of "physiologists" presocratics; from this reading cannot be separated, but equally you shouldn't give up on finding a direct access to the origins of Western thought, glancing behind Plato and Aristotle and looking for the most authentic roots of that auroral who still ask questions us.