Viaggiatori e vedutisti a Sorrento e dintorni tra '700 e '800. Ediz. a colori - 9788898199563

Viaggiatori e vedutisti a Sorrento e dintorni tra '700 e '800. Ediz. a colori: "Fin dalle sue origini il "Grand tour d'Italie" aveva avuto uno svolgimento molto rigido negli itinerari, nei tempi e nelle soste, tanto da riproporre a una moltitudine di viaggiatori di epoche e nazionalità diverse sempre gli stessi luoghi e gli stessi monumenti, sicché, oggi, nell'analizzare i tanti "viaggi in Italia" compiuti tra il XVII e il XVIII secolo, non si può non evidenziare la straordinaria ripetitività nei percorsi seguiti dai forestieri; nella letteratura odeporica, pertanto, è possibile rintracciare solo pochi viaggiatori - per esempio il giovane francese Jean Jacques Bouchard -, che, animati da interessi e curiosità poco conformistici, o spinti da un senso di avventura, seppero o vollero percorrere, in margine al classico tour della penisola, anche qualche itinerario minore e mai battuto, capace di dischiudere nuove prospettive di osservazione e d'incanto. Ci fu insomma una diffusa indifferenza in quei decenni per le bellezze naturali e per quegli aspetti pittoreschi o esotici che più tardi, nell'età romantica, avrebbero avuto invece una gran fortuna."
"From its very beginning the" Grand tour d'Italie "had had a very stiff in the itineraries, on time and in the parks, so as to propose a multitude of travelers from different periods and different nationalities always the same places and monuments, so that Today, in analyzing the many "travels in Italy" made between the 17th and 18th centuries, one cannot but highlight the extraordinary repetitiveness in the paths taken by strangers; in travel literature, therefore, you can track down only a few travelers-for example the young Frenchman Jean Jacques Bouchard-, which, with interest and curiosity little conformist, or driven by a sense of adventure, they knew or wanted to go, alongside the classic tour of the peninsula, even some junior route and never beaten, able to open up new prospects for observation and charm. There was a widespread indifference in those decades for its natural beauty and picturesque or exotic for those aspects that later, in the romantic age, would have instead a great fortune. "