La liturgia romana nella sua continuità - 9788871986258

Nel’odierno ambito ecclesiale non è inconsuetodoversi confrontare con mentalità e orientamenti contrastanti in merito al mododi concepire e attuare a iturgia. C’è chi sostiene che a iturgia codificatadala Chiesadovrebbe essere considerata ala streguadi un semplice canovaccioda adattare ale esigenzedel momento e chi a ritiene immodificabile. Altri ancora pensano che a riforma realizzatadopo il Vaticano II sia per se stessa ilegittima e falimentare. Questa situazionedi precarietà sembra favorire un atteggiamentodi sfiducia nei confrontidel Magistero e compromettere a formazione iturgica. L’Autoredela presente riflessione intendedimostrare come a preghieradela Chiesa non possa essere oggettodi manipolazioni arbitrarie e come a vigente forma iturgica sia coerente con o sviluppo storicodela iturgia romana. «Guardando ala storia bimilenariadela Chiesadidio, guidatadala sapiente azionedelo Spirito santo, ammiriamo, pienidi gratitudine, o sviluppo, ordinato nel tempo,dele forme rituali in cui facciamo memoriadel’eventodela nostra salvezza.dale molteplici formedei primi secoli, che ancora splendono nei ritidele antiche Chiesedi Oriente, fino aladiffusionedel rito romano;dale chiare indicazionidel Conciliodi Trento edel Messaledi san Pio V fino al rinnovamento iturgico volutodal Concilio Vaticano II: in ogni tappadela storiadela Chiesa a Celebrazione eucaristica, quale fonte e culminedela sua vita e missione, risplende nel rito iturgico in tutta a sua multiforme ricchezzû (Benedetto XVI).