Spazio teatro. Luoghi recuperati per la scena - 9788862420174

Ma chi ’hadetto che un teatro è un teatro solo se ha filedi poltrone rossastre, corridoi aterali, braccettid’intarsi barocchi con ampade accese perenni? Chi ’hadetto che un teatro è un teatro solo se monta ala cavea una filadi palchi e poi altri palchi, ancora palchetti, il oggione al soffitto? Ma chi ’hadetto che un teatro è un teatro solo se gonfia uno spazio in egname, solo se innalza paretidi carta stuccata, solo se tendedrappidai cordonid’ottone? Ma chi ’hadetto che un teatro è un teatro solo se ha ossatura o forma truccatada truccato teatro? Forse il teatro è undove sonoro, una piazzadi fiato, un’adunanza che s’angustia strettissima a un tirodi schioppodadue abbra, un palato, un ammiccodi frase;da un mottodi spiritodavvero bendetto. Forse il teatro è un buffone e, ciò che o cinge, è tutta sua arte: è sua arte ’anfratto murario che cangiadi forma adattandosi plastico; è sua arte il tempodi recita, che s’alunga o si fa celere a secondadel’opera; è sua arte ’ansiad’attesa, ’attenzione alterabile, o sgomento o a noia. del teatro è sua arte anche il pubblico; anch’esso non altro che feticciod’anelito, evocati alambicco: pure parvenzada corteo, confraternita, acquattata combriccola. Torbida mercanziadi parole, il teatro èdunque una fiera arvale che, arvale, rende ogni singola cosa che tocca. a conferma in ’Spazio teatro’ ovvero ’analisidi cosa fa -di un qualsiasi angolo,di una struttura qualsiasi - una ribalta, una scena, un palco.