La poesia è un fischio. Saggi 1986-2006 - 9788871684574

La poesia è un fischio. Saggi 1986-2006: Il fischio del titolo è quello di Giuseppina, la topolina protagonista dell'ultimo racconto di Kafka, oggetto di uno dei saggi qui raccolti. L'interessata, veramente, sostiene che il suo è un canto; ma il popolo dei topi ha molti dubbi in proposito, e d'altra parte di musica non sa nulla. Per gli stessi motivi, la piccola cantante non ha modo di far valere la propria verità. Eppure, quel fischio non è solo un fischio, E il verso dei topi, di tutti i topi, è vero; ma nei concerti di Giuseppina si trasfigura, suona come qualcosa di inaudito, di singolare, incanta e cattura. La poesia è questo fischio, questo canto che sfugge tanto a chi gli dà voce quanto a chi lo ascolta; è un verso senza difese e senza fondamenti, una potenza che raduna e protegge il popolo dei topi. La prima sezione del libro mette a fuoco una dimensione etica della parola poetica: nella seconda vengono in primo piano alcune questioni chiave: oscurità e chiarezza, significato e "musicalità", pagina e corpo; la terza svolge una riflessione sulla memoria come matrice dell'opera e sul rapporto fra scrittura e tempo. Quella che emerge da questi saggi è un'idea forte della poesia, che di una sua crisi prende atto fino alle estreme conseguenze, senza lasciarsene paralizzare. Interrogando i classici da Mallarmé a Montale, da Leopardi a Kafka, da Baudelaire a Sbarbaro - Fiori ci offre un ragionamento pieno di disincanto e di entusiasmo sul presente della lirica, sul suo futuro.
The whistle of the title is that of Giuseppina, la topolina protagonist of Kafka's last story, the subject of one of the essays collected here. She, actually, claims that his is a song; but the people of mice has many doubts about it, and on the other hand she knows nothing about music. For the same reasons, the singer has no way to enforce his own truth. Still, that whistle is not only a whistle, and the direction of mice, all the mice, it is true; but Giuseppina concerts is transfigured, sounds like something unheard of, singular, enchants and capture. The poem is this whistle, this chant that escapes much who gives voice as to who is listening to him; is a verse without defenses and without foundations, a power that gathers and protects the people in mice. The first section of the book focuses on an ethical dimension of poetic Word: in the second they are featured some key issues: obscurity and clarity, meaning and "musicality", page and body; the third plays a reflection on memory as an array of the work and the relationship between writing and time. What emerges from these essays is a strong idea of poetry, that of its crisis notes up to the extreme, without being paralyzed. Interrogating the classics-from Mallarm?? to Montale, from Leopards to Kafka, from Baudelaire to Sbarbaro-Flowers gives us an argument full of disenchantment and enthusiasm on this lyric, about his future.