Cronache mediorientali. Il grande inviato di guerra inglese racconta cent'anni di invasioni, tragedie e tradimenti - 9788842811695

Cronache mediorientali. Il grande inviato di guerra inglese racconta cent'anni di invasioni, tragedie e tradimenti: Corrispondente prima del "Time" e successivamente per l'"Independent", Robert Fisk si occupa di Medio Oriente da più di trent'anni, è stato cronista delle due guerre americane contro l'Iraq, di due guerre in Afghanistan e delle diverse fasi del conflitto israeliano-palestinese. Robert Fisk ha acquisito una chiara visione del mondo arabo vivendo a contatto con la gente dei paesi di cui scrive: per le strade e nelle case, in prima linea nelle trincee e nei covi dei guerriglieri. Nel novembre 2001 è sul confine afghano, quando viene assalito da un gruppo di profughi scampati alle bombe americane: rimane gravemente ferito ed è forse proprio questo incidente la molla che fa scattare in lui il desiderio di comprendere a fondo le ragioni di chi da sempre è vittima delle guerre che gli Stati Uniti - assieme ad altri paesi - contribuiscono ad alimentare. Robert Fisk è convinto che i cronisti delle guerre in Medio Oriente, pur avendo documentato in modo molto competente i fatti, pur avendo riportato correttamente luoghi, personaggi, e tempi, abbiano tradito il loro impegno con lettori perché hanno mancato di chiarire il perché delle ingiustizie e degli orrori e soprattutto non abbiano saputo offrire un orizzonte morale e storico in cui inserire gli avvenimenti.
Corresponding prior in Time magazine and then for the "Independent", Robert Fisk deals with the Middle East for more than thirty years, was reporter of the two American wars against Iraq, two wars in Afghanistan and stages of the Israeli-Palestinian conflict. Robert Fisk has acquired a clear understanding of the Arab world living in contact with the people of the countries of which he writes: on the streets and in homes, in the frontline trenches and hideouts of the guerrillas. In November 2001 is on the border of Afghanistan, when attacked by a group of refugees who escaped to the American bombs: is seriously injured and it is perhaps because of this incident the spring triggers in him a desire to understand the reasons of those who has always been a victim of the wars that the United States-along with other countries ??? contribute to fuel. Robert Fisk is convinced that the chroniclers of the wars in the Middle East, despite having very competent documented facts, despite having reported correctly places, characters, and times, have betrayed their engagement with readers because they failed to clarify why the injustices and horrors and especially have not been able to offer a moral and historical horizon in which to place the events.