La forza del mito. La rivoluzione russa e il miraggio del socialismo - 9788807111471

La forza del mito. La rivoluzione russa e il miraggio del socialismo: A tanti anni dalla rivoluzione russa e dal crollo dell'Unione Sovietica, si deve tornare a fare i conti con alcune questioni cruciali: qual è il ruolo della rivoluzione d'Ottobre nella storia? Che impatto ha avuto in Occidente e nel resto del mondo? "Come mai un sistema che prometteva libertà e uguaglianza ha identificato con il socialismo un regime sempre più dittatoriale e autoritario?" Marcello Flores ha una risposta radicale. La creazione del primo stato socialista rappresenta la tomba del socialismo, se con questo s'intende il progetto di ribaltamento del sistema capitalista. E l'origine di questo fallimento sta nella vittoria del bolscevismo. L'imporsi del comunismo sovietico come unico modello vincente ha finito per sostituire il socialismo e la sua spinta rivoluzionaria con il dogma della difesa dell'Urss, con l'idea che la rivoluzione corrisponda alla conquista giacobina del potere, con la necessità di costruire uno Stato forte, aggressivo ed espansionista. Flores ritorna alle radici della rassegnazione con cui la gran parte del movimento operaio ha ceduto ai dogmi del comunismo sovietico, rinunciando alla prospettiva di un cambiamento di sistema che il socialismo, dalla metà dell'Ottocento alla rivoluzione russa, aveva perseguito e dibattuto in una grande ricchezza di opinioni e di strategie diverse e contrapposte. A partire dal 1848, quando esce il "Manifesto del partito comunista", Flores ripercorre la storia dell'esperimento socialista fino al tramonto dell'Unione Sovietica e unisce le trame di un'epoca tanto complessa quanto irriducibile a qualsiasi semplifica
So many years after the Russian Revolution and the collapse of the Soviet Union, we must come back to terms with some crucial questions: what is the role of the October Revolution in history? What impact has it had in the West and the rest of the world? "How come a system that promised freedom and equality has identified with socialism an increasingly dictatorial and authoritarian regime?" Marcello Flores has a radical answer. The creation of the first socialist state represents the tomb of socialism, if this means the project of overturning the capitalist system. And the origin of this failure lies in the victory of Bolshevism. The establishment of Soviet communism as the only winning model ended up replacing socialism and its revolutionary drive with the dogma of the defence of the Urss, with the idea that the revolution corresponds to the Jacobin conquest of power, with the need to build a strong, aggressive and expansionist state. Flores returns to the roots of the resignation with which most of the labor movement succumbed to the dogmas of Soviet communism, renouncing the prospect of a change of system that socialism, from the mid-nineteenth century to the Russian Revolution, had pursued and debated in a great wealth of different and opposing opinions and strategies. Starting in 1848, when the "Manifesto of the Communist Party" came out, Flores traces the history of the socialist experiment until the sunset of the Soviet Union and combines the plots of an era as complex as it is irreducible with any simplistic