Strana gente. Un diario tra Sud e Nord nell'Italia del 1960 - 9788860366771

Strana gente. Un diario tra Sud e Nord nell'Italia del 1960: Dalle carte di uno dei più caparbi e coerenti censori del costume italiano emerge un dimenticato diario del 1960. Studente alla scuola di assistenti sociali di Roma, Goffredo Fofi aveva allora ventitré anni, ed era reduce da un'esperienza di lavoro a Partinico e nelle baracche di Palermo al seguito di Danilo Dolci. Anno "strano" il 1960, in cui si rincorrono il governo Tambroni, le rivolte di luglio, i prodromi del centro-sinistra, i primi segni del "miracolo economico", la morte di Fausto Coppi e di Adriano Olivetti, la "prima" della Dolce vita di Fellini. Un periodo, come nota lo stesso Fofi, singolarmente povero di testimonianze, così abbondanti invece per la generazione precedente, ancora segnata dal fervore dell'antifascismo, o per quella successiva, ribelle e insoddisfatta degli esiti del primo benessere. Ma le pagine di Fofi attestano anche un cruciale spostamento geografico degli interessi politici: esse compongono un "diario di viaggio" dal Sud contadino, eletto a sede di esperimenti di "comunità", alla Torino di Raniero Panzieri e dei primi entusiasmi operaisti. Ne scaturisce il ritratto di una "famiglia" della sinistra italiana, attraversata da forti e sincere tensioni religiose e politiche, estranea alle grandi "chiese" del tempo, popolata di personaggi come Manlio Rossi-Doria ed Ernesto De Martino, Carlo Levi ed Ernesto Rossi, Pier Paolo Pasolini e Claudio Napoleoni, Gigliola e Franco Venturi, Norberto Bobbio. Nuova edizione con una Introduzione del 2012.
From the papers of one of the most opinionated and consistent censors Italian costume reveals a forgotten diary of 1960. Student at the school of social workers of Roma, Goffredo Fofi had then twenty-three, and was returning from work experience in Partinico and in the slums of Palermo with Danilo Dolci. Year "strange" 1960, in which run the Government, the riots in July, prodromi Tambroni of center-left, the first signs of the economic miracle, the death of Fausto Coppi and Adriano Olivetti, the "first" of the Dolce vita. A period, as note the same Fofi, individually poor testimonials, so abundant for the previous generation, still marked by the fervor of anti-fascism, or the next, rebellious and dissatisfied with the outcome of the first Club. But the pages of Fofi attest a crucial geographical shift political interests: they make up a "travelogue" from southern farmer, elected to the seat of experiments of "community", to Turin by Raniero Panzieri and early enthusiasms practitioners. The result is a portrait of a ' family ' of the Italian left, crossed by strong and sincere religious and political tensions, no stranger to great "churches" of time, populated by characters like Manlio Rossi-Doria and Ernesto De Martino, Carlo Levi and Ernesto Rossi, Pier Paolo Pasolini and Claudio Napoleoni, Gigliola and Franco Venturi, Norberto Bobbio. New Edition with an introduction by 2012.