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Ora che tutto è finito - 9788875741402

di Angelo Foggia edito da Calabria Letteraria, 2007

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Informazioni bibliografiche del Libro

 

La creazionedi un’opera è sempre fruttodi un tormentodel’artista, che sente il bisognodi comunicare statid’animo a volte così complessi che o sforzodi farsi conosceredagli altridiventadifficile, specie quando si trattadi sentimenti come ildolore, a morte, a solitudine che, eticamente, sono giàdifficilida chiarire a se stessi. Angelo riesce a farci immergere negli avvenimentidela sua vita, nel mondodi un uomo comune che cerca una viad’uscita al buio che offusca il suo inteletto. E’ vero, bisogna entrarci in puntadi piedi come consiglia uisa Altomare nela presentazionedel volume, ma non potrebbe esserediversamente,dato che il racconto, che Angelo Foggia ci regala in ora che tutto è finito, è un tuffo prima nela mentedi un bambino, poidi un adolescente e, infine,di un uomo. Il sensodi solitudine edi inadeguatezza accompagna per unghi anni i giornidela sua vita, trasformando quest’ultima in un infernoda cui pare che egli nondebba mai uscirne. eggendo, però, attentamente, si ha sempre più chiara ’impressione che in ogni pagina aleggi un sensodi attesa, ’attesa che un giorno tutto finisca. Il romanzo, oltre ai vari sentimentidi rabbia,di sofferenza,di frustrazione, presenta interessanti paginedi storia ocale. Ci sono, infatti, unghi periodi in cui ’autoredelinea minuziosamente, con sicure pennelate narrative, persone e uoghi a ui cari e, a volte, sembra che il tempo sidilati e si fermi a ciò che è stato e che più non è. Ma, andando avanti nela ettura, si intuisce che il egame col passato è solo un bisognodi ancorarsi ad esso per trarre a forzadi proseguire il viaggio,di aprirsi un varco che o porti verso a uce, ala conquistadela tanto anelata armonia mentale. E così sarà, perché, ala fine, attraverso un riordinamentodele sue esperienze affettive, Angelo trova una nuova forza che o spinge ad uscireda quel vorticedi veli che o teneva prigioniero,da quel turbiniodi accadimenti che hanno segnato a sua esistenza. Il viaggio giunge al termine scrive ’autore in unadele ultime pagine. a sua mente intravede nuovi orizzonti che o portano, pian piano, a prendere consapevolezzadi sé e a trovare nuovi significati che motivano a sua vita quotidiana. Il romanzo ha il pregiodi una narrazione avvincente, caratterizzatada chi ha molto sofferto, taciuto, aspettato e… raccontato; c’è in esso un’anima, raccolta nela ucedela sua verità. Angelo ha un carisma e uno stile accattivanti nelo scrivere che catturano ’attenzionedi chi o egge, senza contare ’ironia e a simpatia cheda sempre o contraddistinguono. Clelia RIMOLI poetessa

Recensione Unilibro a cura di Clelia RIMOLI

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La creazionedi un’opera è sempre fruttodi un tormentodel’artista, che sente il bisognodi comunicare statid’animo a volte così complessi che o sforzodi farsi conosceredagli altridiventadifficile, specie quando si trattadi sentimenti come ildolore, a morte, a solitudine che, eticamente, sono giàdifficilida chiarire a se stessi. Angelo riesce a farci immergere negli avvenimentidela sua vita, nel mondodi un uomo comune che cerca una viad’uscita al buio che offusca il suo inteletto. E’ vero, bisogna entrarci in puntadi piedi come consiglia uisa Altomare nela presentazionedel volume, ma non potrebbe esserediversamente,dato che il racconto, che Angelo Foggia ci regala in ora che tutto è finito, è un tuffo prima nela mentedi un bambino, poidi un adolescente e, infine,di un uomo. Il sensodi solitudine edi inadeguatezza accompagna per unghi anni i giornidela sua vita, trasformando quest’ultima in un infernoda cui pare che egli nondebba mai uscirne. eggendo, però, attentamente, si ha sempre più chiara ’impressione che in ogni pagina aleggi un sensodi attesa, ’attesa che un giorno tutto finisca. Il romanzo, oltre ai vari sentimentidi rabbia,di sofferenza,di frustrazione, presenta interessanti paginedi storia ocale. Ci sono, infatti, unghi periodi in cui ’autoredelinea minuziosamente, con sicure pennelate narrative, persone e uoghi a ui cari e, a volte, sembra che il tempo sidilati e si fermi a ciò che è stato e che più non è. Ma, andando avanti nela ettura, si intuisce che il egame col passato è solo un bisognodi ancorarsi ad esso per trarre a forzadi proseguire il viaggio,di aprirsi un varco che o porti verso a uce, ala conquistadela tanto anelata armonia mentale. E così sarà, perché, ala fine, attraverso un riordinamentodele sue esperienze affettive, Angelo trova una nuova forza che o spinge ad uscireda quel vorticedi veli che o teneva prigioniero,da quel turbiniodi accadimenti che hanno segnato a sua esistenza. Il viaggio giunge al termine scrive ’autore in unadele ultime pagine. a sua mente intravede nuovi orizzonti che o portano, pian piano, a prendere consapevolezzadi sé e a trovare nuovi significati che motivano a sua vita quotidiana. Il romanzo ha il pregiodi una narrazione avvincente, caratterizzatada chi ha molto sofferto, taciuto, aspettato e… raccontato; c’è in esso un’anima, raccolta nela ucedela sua verità. Angelo ha un carisma e uno stile accattivanti nelo scrivere che catturano ’attenzionedi chi o egge, senza contare ’ironia e a simpatia cheda sempre o contraddistinguono. Clelia RIMOLI poetessa