Il viaggio dell'ingegner Terrone. Il pericoloso percorso di un coraggioso imprenditore del Sud - 9788862507714

Il viaggio dell'ingegner Terrone. Il pericoloso percorso di un coraggioso imprenditore del Sud: La lega di Matteo Salvini, come confermato dalle elezioni politiche del 2018, non è più quella di Umberto Bossi. Questo movimento sta cercando di diventare sempre più un partito nazionale, che ha lasciato alle spalle ogni rivendicazione dell'indipendenza della Padania. Sta sicuramente cambiando pelle e ha perso per strada la parola «Nord», anche se le radici rimangono quelle padane. Si può dire, a questo punto, che la xenofobia nei confronti dei meridionali sia stata superata, mentre rimane viva quella nei confronti degli immigrati extracomunitari? È difficile ancora affermarlo con certezza, perché il cambiamento accelerato che Salvini ha impresso all'ex Lega Nord è solo iniziato. È certo però che il movimento di Bossi e dei suoi seguaci alimentava il razzismo nei confronti degli immigrati che negli anni Novanta arrivavano dalle regioni del sud in cerca di lavoro. Un caso esemplare è stato quello dell'ingegnere salernitano Francesco Terrone. Giunto a Lecco in cerca di un'occupazione, è stato vittima dell'atteggiamento ostile e vessatorio di alcuni imprenditori, impressionati non dalla capacità di lavoro e dalla preparazione universitaria e professionale, ma dal cognome: Terrone, che in lombardo si legge terùn. L'ingegnere, amareggiato, abbandona il Nord e ritorna nella sua terra, dove, con altri giovani ingegneri, dà vita a una azienda di servizi, formazione e controlli per la sicurezza sul lavoro, che oggi ha sedi in molte regioni italiane. Il libro racconta le vicende di questa sfida imprenditoriale, sullo scenario dello storico divario Sud-Nord (la questione meridionale)
Matteo Salvini's league, as confirmed by the 2018 general election, is no longer that of Umberto Bossi. This movement is increasingly trying to become a national party, which has left behind any claim of independence in Padania. It is definitely changing its skin and has lost the word "North" on the street, even if the roots remain those of the Padana. Can we say, at this point, that xenophobia towards the southerners has been overcome, while the xenophobia against non-EU immigrants remains alive? It is still difficult to say for sure, because the accelerated change that Salvini has made to the former Northern League has only begun. It is certain, however, that the movement of Bossi and his followers fuelled racism towards immigrants who came from southern regions in the 1990s in search of work. An exemplary case was that of the Salernitan engineer Francesco Terrone. Arriving in Lecco in search of a job, he was the victim of the hostile and vexatious attitude of some entrepreneurs, impressed not by the ability to work and the university and professional preparation, but by the surname: Terrone, who in Lombardy reads "I'm not going to be a The engineer, embittered, leaves the North and returns to his homeland, where, with other young engineers, he creates a company of services, training and controls for safety at work, which today has locations in many Italian regions. The book tells the story of this entrepreneurial challenge, on the scenario of the historic South-North divide (the southern question)