Gli atti di mia madre - 9788854514638

Gli atti di mia madre: Accade a volte che una rivelazione possa a tal punto mutare il senso di una storia, da trasformare ogni suo singolo istante in qualcosa di totalmente altro, di tragicamente inaspettato. Dal 2005 fino al 2015 una rivelazione simile ha sconvolto l'esistenza di András Forgách, scrittore, drammaturgo, poeta, membro del Teatro Nazionale di Kecskemét. Dapprima una voce, una chiamata al telefono di qualcuno imbattutosi nella faccenda per puro caso, qualcuno cui è capitato di sfogliare un fascicolo quando l'Ungheria ha aperto gli archivi dei servizi segreti del passato regime comunista. Poi la frequentazione personale di quegli archivi e la lettura diretta dei dossier. Ed ecco emergere la verità che ripugna, che fa gelare il sangue di András Forgách e lo fa svegliare di soprassalto nel cuore della notte: sua madre, la persona in compagnia della quale ha conosciuto la bellezza, la liberalità, la generosità, l'abnegazione, era una «collaboratrice segreta», una minuscola vite, un'ultima rotella di un misero apparato repressivo. Avi-Shaul Bruria si chiamava - un nome dalla musicalità del Vecchio testamento -, nata a Gerusalemme il 3 dicembre 1922 da Lea Yedidya e Avi-Shaul, famoso scrittore israeliano, morta in Ungheria il 30 novembre 1985. Una donna di indiscussa grazia e signorilità, una donna non priva, a detta di molti, di quella bellezza che si deve alla gioia e all'amore incondizionato per la vita. Certo, era un'ebrea di sinistra che aveva conosciuto in gioventù e poi sposato Marceli Friedmann, un ebreo comunista divenuto «il compagno Forgács» una volta che i due si erano trasfer
It sometimes happens that a revelation can to such an extent change the meaning of a story, to turn every single moment into something totally different, tragically unexpected. From 2005 until 2015, a similar revelation shocked the existence of Andres Forgach, writer, playwright, poet, member of the National Theatre of Kecskemét. At first a voice, a phone call of someone who came across the matter by accident, someone who happened to browse a file when Hungary opened the archives of the secret services of the past communist regime. Then the personal attendance of those archives and the direct reading of the dossiers. And here emerges the truth that repulses, that makes the blood of Andres Forgach freeze and makes him wake up with a start in the middle of the night: his mother, the person in the company of whom he knew the beauty, the liberality, the generosity, the self-denial, was a "secret collaborator", a tiny vine, a last wheel of a miserable repressive apparatus. Avi-Shaul Bruria was called - a name from the musicality of the Old Testament -, born in Jerusalem on December 3, 1922 by Lea Yedidya and Avi-Shaul, famous Israeli writer, who died in Hungary on 30 November 1985. A woman of undisputed grace and gentlemanliness, a woman does not deprive, according to many, of that beauty that is due to joy and unconditional love for life. Of course, she was a left-wing Jew she had met in her youth and then married Marceli Friedmann, a communist Jew who became "Comrade Forg'cs" once the two had moved in.