Quelli che ami non muoiono - 9788845265983

Quelli che ami non muoiono: Borges che conosce le persone attraverso le loro mani. Laura Betti che scrive a Tony Blair, Pier Vittorio Tondelli che guarda per l'ultima volta il mare della Grecia, Matt Dillon che telefona per curiosità, Franco Fortini che invece telefona alle sette del mattino. E poi Giulio Einaudi che mangia pollo con Nanni Moretti, Salman Rushdie rintanato dietro a una porta, Natalia Ginzburg che ha paura di parlare in pubblico, mentre Doris Lessing prende l'autobus per Monreale. E ancora, David Grossman che è circondato dai giocattoli dei figli, Brodskij che si rivolge ai gay durante la cerimonia del Nobel e Alberto Moravia che muore in un momento di distrazione. Ma anche l'antipatia di Agota Kristof, la dolce ruvidezza di Hanif Kureishi, lo sguardo smemorato di Bassani, la solitudine di Paul Bowles, i sussurri di Anita Desai. E la Roma del vento e dei poeti, Berlino e un Muro che cade insieme a molte granitiche certezze, New York e gli inquilini dei suoi buildings, Tangeri e il suo pessimo vino, Londra, swinging e abitata dagli squali. Personaggi, scenari, geografie reali e geografie degli affetti. Legami, passioni, litigi, separazioni, nuovi incontri. Con questa incursione nel nostro passato prossimo, negli anni in cui il mondo cambiava e la società letteraria d'antan volgeva al tramonto, Mario Fortunato mette di fronte a una verità semplice e assoluta: solo grazie alla scrittura, la memoria può diventare racconto e dare immortalità alle persone che abbiamo amato. Come in un romanzo.
Borges who knows people through their hands. Laura Betti that writes to Tony Blair, Pier Vittorio Tondelli watching modified the sea of Greece, Matt Dillon who calls for curiosity, Franco Fortini which call at seven in the morning. And then Giulio Einaudi eating chicken with Nanni Moretti, Salman Rushdie holed up behind a door, Natalia Ginzburg who is afraid of public speaking, while Doris Lessing takes the bus to Monreale. And yet, David Grossman who is surrounded by toys kids, Brodsky that caters to gay during the Nobel ceremony and Alberto Moravia who dies in a moment of distraction. But even the antipathy of Agota Kristof, the soft roughness of Hanif Kureishi, forgetful of Bassani, the loneliness of Paul Bowles, the whispers of Anita Desai. And the wind and the poets Rome, Berlin and a wall falling along with many granite certainties, New York and the tenants of his buildings, Tangier and his bad wine, London, swinging and inhabited by sharks. Characters, scenarios, real geographies and geographies of affections. Ties, passion, quarrels, separations, new encounters. With this foray into our recent past, in the years when the world was changing and the old literary society drew to sunset, Mario Fortunato puts in front of a simple truth and absolute: only through writing, memory can become narrative and give immortality to people that we loved. As in a novel.