Giudici e corsari nel Mediterraneo. Il Tribunale delle prede di Sicilia 1808-1813 - 9788896251614

Giudici e corsari nel Mediterraneo. Il Tribunale delle prede di Sicilia 1808-1813: In età napoleonica, durante il blocco continentale-negli anni del protettorato inglese sulla Sicilia-il Mediterraneo è lo scenario di un'indiscriminata guerra di corsa sotto tutte le bandiere che impone restrizioni agli scambi mercantili. Navigli nemici o persino neutrali sono una buona preda anche per i corsari di Sicilia, che corrono dal Tirreno all'Adriatico ai mari della Barberia a caccia di ricchi bottini di merci e uomini. La corsa sotto bandiera di Sua Maestà siciliana, assecondata da una legislazione favorevole e sorretta da una specifica magistratura, il Tribunale delle prede, si dispiega dal 1808 al 1813. I corsari della regina e di armatori privati, il capo di Alta polizia e il console ottomano, grandi armatori, il giudice coscienzioso e gli altri protagonisti, scambiandosi posizioni e ruoli, ci restituiscono un frammento di storia sinora inesplorata. Prendendo in esame le interazioni tra corsari e giudici e analizzando l'intreccio tra i principi giuridico-normativi di giusta preda, gli accordi diplomatici, l'interesse commerciale e la volontà nazionale e patriottica, il libro indaga alcuni aspetti cruciali della guerra di corsa alla vigilia della sua abolizione.
In the Napoleonic era, during the continental blockade-during the English protectorate over Sicily-the Mediterranean is the scenario of an indiscriminate war running under all flags which imposes restrictions on trade. Navigli enemies or even neutrals are a good prey for the Corsairs of Sicily, running from the Tyrrhenian to the Adriatic seas of Barbary chasing rich spoils of goods and people. Running under the flag of her Majesty, seconded by a favorable legislation and supported by a specific judiciary, the Tribunal of the preys, unfolds from 1808 to 1813. The Corsairs of the Queen and private owners, the Chief of police and the Ottoman, large High console owners, the conscientious judge and other actors, exchanging positions and roles, we return a fragment of history hitherto unexplored. Examining the interactions between pirates and judges and analyzing the interplay between legal and normative principles of righteous kill, diplomatic agreements, commercial interest and the national will and patriotic, the book explores some crucial aspects of privateering on the eve of its abolition.