Tra secolare commento e storia della lingua. Studi sulla «Commedia» e le antiche glosse - 9788876673696

Tra secolare commento e storia della lingua. Studi sulla «Commedia» e le antiche glosse: Il volume raccoglie otto saggi stesi dall'autore tra il 1998 e il 2008 e dedicati alla Commedia e ai suoi antichi commenti. Il primo saggio, inedito, esamina il ruolo di Beatrice nei canti XV, XVI e XVII del Paradiso, spesso sottovalutato dalla critica. Anche in rapporto al modello semiologico del De vulgari eloquentia, l'autore analizza le comunicazioni verbali e non verbali tra Cacciaguida, Dante e Beatrice e le strutture discorsive attraverso le quali viene posta e risolta la questione cruciale dei tre canti, cioè l'assunzione da parte di Dante della sua missione profetica e poetica. In tale analisi si fa ricorso alla semiotica, alla pragmatica e alla linguistica moderne; come mostra il secondo capitolo, anche una delle più lucide interpretazioni del canto di Ugolino, condotta nel 1826, si basa sulla linguistica e sulla semiotica dell'epoca. I contributi seguenti riguardano aspetti storico-documentari. La seconda parte del volume comprende quattro studi linguistici che analizzano certe voci dantesche e le diverse chiose con cui le accompagnano, in rapporto alla loro provenienza geografica e competenza linguistica, gli antichi commentatori. Si esaminano organicamente le chiose linguistiche di Guido da Pisa, riallacciandole all'ispirazione generale del suo commento. Si offre infine un'analisi linguistica e stratigrafica dei testimoni tosco-occidentali della Commedia noti come Ash e Ham.
The volume collects eight essays written by the author between 1998 and 2008 and dedicated to the Divine Comedy and its ancient commentaries. The first essay, unpublished, examines Beatrice's role in cantos XV, XVI and XVII of Paradiso, often underestimated by critics. Also in relation to the semiological model of De vulgari eloquentia, the author analyzes the verbal and non-verbal communications between Cacciaguida, Dante and Beatrice and the discursive structures through which the crucial question of the three cantos is posed and resolved, that is, Dante's assumption of his prophetic and poetic mission. In this analysis, modern semiotics, pragmatics and linguistics are used; as the second chapter shows, even one of the most lucid interpretations of Ugolino's song, conducted in 1826, is based on the linguistics and semiotics of the time. The following contributions concern historical and documentary aspects. The second part of the volume includes four linguistic studies that analyze certain Dantean voices and the different commentaries with which they are accompanied, in relation to their geographical origin and linguistic competence, by the ancient commentators. Guido da Pisa's linguistic commentaries are examined organically, linking them to the general inspiration of his commentary. Finally, a linguistic and stratigraphic analysis of the Tuscan-Western witnesses of the Divine Comedy known as Ash and Ham is offered.