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È solo un passaggio. Autobiografia - 9788889883990
di Sandro Franciosi edito da Sensibili alle Foglie, 2014
- € 13.00
-
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: È solo un passaggio. Autobiografia
- Autore: Sandro Franciosi
- Editore: Sensibili alle Foglie
- Collana: L'evasione possibile , Nr. 1
- Data di Pubblicazione: 2014
- Genere: problemi e servizi sociali
- Argomento : Carceri
- Pagine: 120
- ISBN-10: 8889883995
- ISBN-13: 9788889883990
È solo un passaggio. Autobiografia: Questo libro, il primo della collana L'evasione possibile dell'Associazione Liberarsi, propone la storia di un uomo che scrive dal carcere, dove ha trascorso quasi metà della sua vita, e ci consegna un'importante riflessione. "Il carcere rappresenta un luogo che impone dei limiti innaturali, punisce, premia, considera, riconosce. La persona in qualche modo finisce per essere addomesticata, plasmata a condurre un'esistenza innaturale che poi, di fatto, rimarrà quella che imparerà a riconoscere. L'individuo è dipendente in tutto e per tutto da qualcun altro all'interno della prigione: per il cibo, muoversi, praticare sport, prendere una boccata d'aria. Tutto deve essere autorizzato attraverso un sistema gerarchico e burocratico, dove, peraltro, l'umanità non trova spazio. Questa particolare condizione a cui è sottoposta la persona sancisce la sua totale perdita di autonomia e un tale condizionamento negativo che in seguito non consentirà di riadattarsi alla vita 'libera'. Sarà possibile superare questa dipendenza solo attraverso un percorso inverso, fondato sull'assunzione di responsabilità". Prefazione di Paola Trotter. Introduzione di Anna Terlizzi.
This book, the first of the series possible evasion of the Association, offers the story of a man who writes from prison, where he spent almost half his life, and gives us an important reflection.
"The prison is a place that imposes limits unnatural, punishes, rewards, treats, acknowledges. The person somehow ends up being tame, shaped to lead an existence unnatural that then, in fact, will remain the one who will learn to recognize. The individual is dependent entirely by someone else inside the prison: for food, move, play sports, get a breath of air. Everything has to be authorized through a hierarchical and bureaucratic system, where, however, humanity has no place. This particular condition that the person establishes its total loss of autonomy and such negative conditioning that later will not readjust to life ' free '. You can overcome this addiction only through a reverse path, based on the assumption of responsibility ". Foreword by Paola Trotter.
Introduction by Anna Terlizzi.
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