C'era una volta Andreotti. Ritratto di un uomo, di un'epoca e di un Paese - 9788828201151

C'era una volta Andreotti. Ritratto di un uomo, di un'epoca e di un Paese: È sopravvissuto a due guerre mondiali, sette papi, la monarchia, il fascismo, la Prima Repubblica e la Seconda. E a sei processi per mafia e omicidio. Giulio Andreotti è stato un esemplare unico del potere in Italia per longevità, sopravvivenza agli scandali, dimestichezza con gli apparati dello Stato e del Vaticano, consuetudine con le classi dirigenti mondiali del passato. È stato unico perfino nell'aspetto fisico, che ha nutrito generazioni di vignettisti. A cento anni dalla nascita, il 14 gennaio del 1919, ripercorrere la sua vita e la sua epoca significa fare i conti con la distanza siderale tra la sua Italia e quella di oggi. Dopo essere stato incombente per mezzo secolo come uomo di governo e come enigma dell'Italia democristiana, Andreotti non c'è più. E non solo perché è morto, il 6 maggio del 2013. Non esistono più la sua politica, la sua cultura, il suo Vaticano. Rimane solo l'eco lontana e controversa del «processo del secolo», che doveva chiarire le sue responsabilità e che invece si è concluso nel modo più andreottiano: con una verità sfuggente. Nel suo libro, ampiamente rivisto e aggiornato per questa nuova edizione, Massimo Franco racconta e analizza Andreotti e il suo mondo: gli alleati, i nemici, il suo alone intatto di mistero, ma anche la famiglia invisibile per decenni, e sorprendente nella sua stranissima normalità. Attraverso la silhouette curva del «Divo Giulio», aiuta a capire che cosa siamo stati e non siamo più. In un'Italia che cambiava o fingeva di cambiare, Andreotti rimase sempre se stesso: nel bene e nel male. Emblema e garante dello status q
He survived two world wars, seven popes, the monarchy, fascism, the First Republic and the Second. And six trials for mafia and murder. Giulio Andreotti was a unique example of power in Italy for longevity, survival of scandals, familiarity with the apparatusofes of the state and the Vatican, customary with the world ruling classes of the past. He was unique even in the physical appearance, which fed generations of cartoonists. One hundred years after his birth, on January 14, 1919, retracing his life and his era means to come to terms with the sidereal distance between his Italy and that of today. After being looming for half a century as a man of government and as the enigma of Christian Italy, Andreotti is gone. And not just because he died, May 6, 2013. There is no longer his politics, his culture, his Vatican. All that remains is the distant and controversial echo of the 'process of the century', which had to clarify its responsibilities and which instead ended in the most Andreottian way: with an elusive truth. In his book, widely reviewed and updated for this new edition, Massimo Franco tells and analyzes Andreotti and his world: the allies, the enemies, his untouched halo of mystery, but also the family invisible for decades, and surprising in its strange Normal. Through the curved silhouette of the "Divo Giulio", it helps to understand what we have been and are no longer. In an Italy that changed or pretended to change, Andreotti always remained himself: for better or for worse. Emblem and guarantor of status q